La classifica generale del Giro d'Italia 2014 cambierà definitivamente con la cronoscalata e le ultime tappe di montagna. La corsa rosa entra quindi nella fase cruciale dopo aver vissuto comunque giorni importanti, come l'arrivo a Val Martello che ha fatto conquistare la maglia rosa a Nairo Quintana.
Le salite delle ultime tappe di montagna
La 18a tappa, Belluno-Rifugio Panarotta di 171 km, presenta tre Gran premi della Montagna, due di 1a categoria e uno di 2a categoria.
Si inizia con il Passo di San Pellegrino, una salita di oltre 18 km che presenta tratti al 15% di pendenza. La parte più dura è la fine della scalata.
Il secondo Gpm è il passo del Redbus: la vetta è a circa 50 km dall'arrivo. La montagna è molto difficile, sebbene la salita sia di appena 4,6 km.
Infine ci sono i 17 km che portano al traguardo di Rifugio Panarotta con una salita ostica, che nella parte finale presenta pendenze costanti sopra l'8%.
La cronoscalata del Giro d'Italia 2014
La cronoscalata Bassano del Grappa-Cima Grappa di 26,850 km è una prova che dirà molto sulla classifica generale del Giro d'Italia.
Solo i primi 8 km sono pianeggianti, poi inizia la salita che conduce al traguardo.
I primi km hanno una pendenza costante al 7%, all'ottavo km di scalata c'è un tratto più leggero, che fa da preludio alle punte più dure con la pendenza massima del 14% a poco più di 3 km dell'arrivo della cronoscalata. La parte finale è comunque molto dura con una pendenze che non scendono mai sotto il 7%.
Lo Zoncolan, l'ultima montagna
La 20a tappa, Maniago-Monte Zoncolan di 167 km, scriverà la definitiva classifica generale del Giro d'Italia 2014. I Gran premi della montagna saranno tre.
Si inizia con il Passo del Pura, 1a categoria, 11 km di ascesa di cui gli ultimi 7 sempre su pendenze del 9-10%, salvo il tratto finale quando la strada spiana.
Il secondo Gpm, di 2a categoria, conduce alla vetta di Sella di Razzo: la salita di 17 km non è particolarmente difficile, sopratutto nella prima parte: poi ci sono 3 km impegnativi e un tratto in falsopiano che porta al Gran premio della Montagna.
A chiudere il Giro c'è lo Zoncolan, dieci chilometri di salita "impossibili". La pendenza massima è del 22%: dal secondo al settimo km di ascesa la strada non va mai sotto il 14%, poi c'è un tratto meno ostico ma comunque con pendenze intorno al 10%.
La classifica generale del Giro d'Italia prima delle ultime montagne
- Nairo Quintana
- Rigoberto Uran a 1'41"
- Cadel Evans a 3'21"
- Pierre Rolland a 3'26"
- Rafal Majka a 3'28"
- Fabio Aru a 3'31"
- Domenico Pozzovivo a 3'49"
- Wilco Kelderman a 4'06"
- Ryder Hesjedal a 4'16"
- Robert Kieserlovski a 8'02"