Si fa sempre più fitto il mistero intorno al destino del Gran Premio d'Italia a Monza. Solo pochi giorni fa sembrava essere svanita qualsiasi speranza di salvezza, dopo le dichiarazioni di Angelo Sticchi Damiani, presidente dell'Aci, il quale a "Il Fatto Quotidiano" aveva rivelato che non c'erano più margini di trattativa, ipotizzando che dal 2017 si sarebbe potuto correre a Imola, scartando l'ipotesi Mugello.
Tuttavia, in queste ultime ore si è nuovamente aperto uno spiraglio che lascia pensare ad un'insperata conferma, per le prossime stagioni di Formula 1, del Gp d'Italia presso lo storico autodromo brianzolo. Le parole di apertura sono giunte da Oreste Perri, presidente del Coni Lombardia.
Perri è sicuro: "il Gran Premio lo salviamo"
Il massimo dirigente del Coni Lombardia, intervenuto durante la cerimonia di consegna delle benemerenze relative al Coni regionale, si è espresso sul futuro del circuito di Monza. Ebbene, Perri ha rassicurato tutti i presenti e gli appassionati di Formula 1, sulla presenza, a partire dal 2017, del Gran Premio d'Italia nel "Tempio della velocità" lombardo.
In particolare, ha rivelato di essersi confrontato, sulla questione, con un suo delegato di Monza e di avere la certezza, dopo il chiarimento che "il Gran Premio lo salviamo". Perri ammette che ci sarà da lavorare e da impegnarsi duramente per far sì che i cancelli della pista monzese non si chiudano per sempre e, allo stesso tempo, ha detto che punta a trovare un accordo pluriennale, per fare in modo che il GP d'Italia a Monza diventi una costante della Formula 1 per molti anni.
Il numero uno del Coni sezione Lombardia sostiene che l'eventuale fuoriuscita di Monza dal Circus sarebbe un contraccolpo molto duro non solo per l'Italia, ma anche per il giro d'affari che ruota intorno alla Formula 1, la quale si troverebbe privata di "uno dei Gran Premi più prestigiosi".
C'è il pericolo Las Vegas
Intanto, se in Italia Oreste Perri manifesta ottimismo sul futuro della pista di Monza, in Inghilterra Bernie Ecclestone lancia l'ennesima provocazione. Intervistato dal "Mail of Sunday", l'imprenditore britannico ha sottolineato come, allo stato attuale delle cose, il contratto per il Gran Premio d'Italia presso l'Autodromo di Monza sia valido solo per il 2016, mentre per le prossime stagioni la situazione è ancora in alto mare, manifestando così una serie di dubbi sulla permanenza del Circus nel monzese. Inoltre, quando gli è stato chiesto di eventuali risvolti negativi che potrebbe avere un mancato accordo con i responsabili del circuito italiano, Ecclestone ha evidenziato che non c'è nessun obbligo di "disputare un Gran Premio in Italia" e che anche quando si decise di lasciare la Francia gli vennero dette le stesse cose, ma nonostante ciò la Formula 1 è ancora attiva.
Infine, la provocazione.
Il patron del Circus rivela di aver ricevuto un'interessante proposta per disputare un altra corsa negli Stati Uniti, ovvero a Las Vegas, definita "città super per noi". Siccome in calendario ci sono già 21 gare, è quasi impossibile aggiungerne una 22esima e, di conseguenza, la capitale delle scommesse e del gioco d'azzardo andrebbe a prendere il posto di un Gran Premio non confermato, che attualmente sarebbe quello d'Italia a Monza.