La storia ha dell'incredibile e si tinge dei colori più belli del Natale. Siamo a Bromley, zona sud di Londra, la casa dei genitori del ragazzo ventiduenne Robert Quinn, studente di ingegneria di Liverpool. Mamma e papà hanno visto recapitarsi a casa ben 51 articoli da Amazon, per un valore di 3600 sterline, circa 4500 euro. I "regali" hanno un certo peso specifico: tv Samsung da 55 pollici da 889 sterline, un tablet Galaxy Pro da 338, un pc portatile Lenovo da 120, una scheda grafica Radeon da 250, un videoproiettore Large Nobo da 120, un passeggino Cosatto Supa da 150, un wine coller elettronico da 170 e molto altro.
La merce è cominciata ad arrivare a casa del giovane una settimana fa e l'ultimo articolo è giunto solo ieri. Cos'è successo? Amazon ha sbagliato indirizzo e così, pensando di inviare i suddetti articoli, che non erano stati ritirati, presso un deposito, ha inviato il tutto a casa di Robert. Tuttavia, il ragazzo, inizialmente sorpreso, ha chiamato prontamente Amazon preoccupandosi che la gente volesse, giustamente, indietro i propri oggetti, ma dall'altra parte del telefono hanno risposto che erano regali di queste persone. Non conoscendo nessuna di queste e non volendosi sobbarcare i costi di spedizione, chiamò nuovamente.
Fu lì che un portavoce di Amazon rispose che lui poteva tenersi tutto e avrebbe pensato l'azienda al rimborso, non male per una multinazionale, ogni tanto.
Il risvolto più lieto della storia riguarda il gesto conclusivo di Robert, ovvero quello di donare alcuni oggetti in beneficienza e di venderne altri per progettare un innovativo grinder elettronico per cannabis e brevettarlo, mentre sui maggiori giornali italiani si parla di fondare una nuova azienda. Ha aggiunto Robert, che dovrebbe avanzargli ancora del denaro utile per fare una vacanza l'estate ventura e portare la sua ragazza a Bruges. Speriamo si ricordi di questa fortuna capitatagli e che un giorno, se dovesse mai trovarsi dall'altra parte, l'avidità possa non coglierlo mai.