Agli Internazionali di tennis di Roma ieri abbiamo assistito all'ennesima vittoria di Jannik Sinner. Man mano che il livello dell'avversario cresce, aumenta parallelamente il livello di Sinner, che dopo un primo set dove si è trovato in vantaggio di un game ha accusato un lieve un calo, com'era successo anche con De Jong, perdendo il game successivo. Arrivati, però, ai punti pesanti sul 5-6 non ha sbagliato praticamente nulla, pareggiando i conti e affrontando il tie break come sa fare lui, schiantando Cerundolo 7-2. Il secondo set comincia sulla scia della fine del primo e si porta sul 5-1 e rischiando il 5-4, ma alla fine è festa per il Centrale 6-3.

Sinner-Cerundolo 7-6 6-3, la partita

Il match ha subito diverse ore di ritardo a causa della pioggia che si è abbattuta su Roma, interrompendo anche l'incontro tra Musetti e Medvedev al match point per l'italiano, e dopo la grande impresa di oltre due ore della Paolini contro la Schneider. Il ritardo non influisce sulla concentrazione di Sinner, che gioca a bocce con il suo team nel corridoio.

La partita inizia e l'italiano comincia subito al massimo, ottenendo quattro palle break che però non riesce a sfruttare, riuscendoci invece nel quinto game. Il game successivo al servizio dura quasi 16 minuti e lo vede vicino al 4-2, ma alla fine deve cedere a Cerundolo, che sulla terra rossa detiene il record di maggiori vittorie nel 2025, con 18 su 24 partite.

Un test impegnativo quindi per Sinner, che si trova a lottare da fondo campo con palle potenti e pesanti a causa della forte umidità. Cerundolo intuisce che può mettere in difficoltà Sinner prendendolo in controtempo, mentre Jannik lo costringe alle volée, dove l'argentino sembra praticare un altro sport. Lo spettacolo è magnifico, sembra almeno un quarto di finale o una semifinale per la qualità del tennis giocato al Campo Centrale di Roma. Sinner prende confidenza e, nel momento in cui servono nervi saldi e mente lucida, distanzia il suo avversario nel tie break con un netto 7-2. Sono otto i tie break consecutivi vinti da Sinner, 17 degli ultimi 19, 26 degli ultimi 29 (inclusa la Coppa Davis).

Il primo set dura ben 79 minuti.

Il secondo set inizia con un medical timeout per Sinner, che ha visibili vesciche ai piedi. Al suo ritorno in campo, non sembra risentire di alcun problema, anzi. Induce Cerundolo all'errore di rovescio e conquista due break di fila che lo portano sul 5-1. Sembra fatta, una mera formalità quella di terminare l'incontro in cinque minuti, e anche l'argentino sembra accettarlo con un tono dimesso, mentre il pubblico è incontenibile. Tuttavia, alcuni punti fortuiti di Cerundolo e altri errori di Sinner prolungano il match fino al 5-3, con un paio di palle break a favore di Cerundolo che non riesce a sfruttare. Al quarto match point, Sinner fa esplodere di gioia lo stadio gremito di tifosi.

Una giornata indimenticabile per il tennis italiano

Oltre all'impresa di Sinner, che ci ha abituato a grandi emozioni, anche se tornare dopo tre mesi non è facile, altri due tennisti italiani hanno fatto sognare Roma: Jasmine Paolini e Lorenzo Musetti. La partita di Paolini resterà impressa nella mente di tutti come una montagna russa indimenticabile, caratterizzata da allunghi, recuperi, sorpassi e controsorpassi.

Nel primo set, Jasmine sembra avere la situazione sotto controllo, partendo con un 4-0. Tuttavia, un blackout la porta a trovarsi sotto 4-5. Riesce a pareggiare e a brekkare l'avversaria, ma perde subito dopo il servizio. Il tie-break è dominato dalla Schneider, che vince comodamente 7-1.

Il secondo set inizia sulla scia della fine del primo, con Paolini che si ritrova rapidamente sotto 0-4. La pioggia interrompe il gioco, consentendo a Sara Errani di darle preziosi consigli: giocare sempre e solo sul rovescio. Alla ripresa, assistiamo a un'altra partita: Paolini mette a segno sei game consecutivi e conquista il secondo set.

L'inizio del terzo set vede Jasmine affaticata e la russa in vantaggio 0-2. Tuttavia, dal terzo game in poi, c'è solo Paolini in campo, che chiude il match con un convincente 6-2 dopo quasi due ore e mezza di gioco. È la prima volta che un'italiana accede alle semifinali del torneo.

Dall'altra parte, Lorenzo Musetti sbriga la pratica in poco più di un'ora e mezza, dimostrando di essere un giocatore più solido e concentrato.

Il Grand Stand di Roma è gremito e applaude ad ogni punto del tennista italiano, che, oltre ai colpi eleganti da sempre riconosciuti, sembra aver ampliato il repertorio con un diritto affilato e potente, accompagnato da un servizio molto incisivo.

Al primo break di Musetti, che lo porta a servire sul 5-4, lo stadio esplode di entusiasmo. Lui si carica del tifo, mentre Medvedev inizia a sentirsi infastidito e recupera il break. Tuttavia, nel Grand Stand, Musetti riesce in tutto: smorzate, demi-volée e veroniche. Così, ribrekka il russo e vince il set con un 7-5.

Il secondo set inizia con un break dell'italiano al primo game, che mantiene fino alla fine. Il finale è da brividi: sul 5-3 per Musetti, deve servire, ma Medvedev zittisce il pubblico e attira a sé tutte quelle vibrazioni che solitamente lo caricano.

Sul match point, con il punteggio 40-30, l'arbitro sospende la partita per pioggia. Dopo un paio d'ore, il gioco riprende. Qualcuno potrebbe pensare che la sorte post-pioggia di Paolini debba in qualche modo influenzare Lorenzo, ma alla prima occasione utile, Musetti fa punto e vince la partita 6-3.

Quarti di finale, previsioni e speranze

Nei quarti di finale del torneo, Paul affronta Hurcacz, mentre Sinner sfiderà uno tra Ruud e Munar nella parte alta del tabellone. Nella parte bassa, i match vedono contrapposti Draper e Alcaraz, e Musetti contro Zverev, con quest'ultimo incontro trasmesso in diretta questa sera su Rai2 non prima delle 20:30. La speranza è che Munar, per qualche fortunata coincidenza, riesca a battere Ruud e possa poi incontrare Sinner.

In semifinale, Jannik non sembra avere avversari in grado di impensierirlo, se non Ruud, fresco vincitore a Madrid. In un'eventuale finale, l'auspicio è che Sinner possa confrontarsi con Musetti, il quale dovrà prima superare Zverev, un'impresa non impossibile, e successivamente uno tra Alcaraz e Draper.