Dopo il caso della Scuola di Milano che lo scorso marzo, in occasione della festa del papà, ha 'abolito' festeggiamenti, lavoretti e bigliettini per il genitore, adesso, a ridosso della festa della mamma, a far parlare di sé è una scuola primaria di Torino dove è accaduto un caso analogo; infatti le insegnanti della classe I D della scuola elementare Coppino hanno cambiato nome alla ricorrenza ribattezzandola 'Festa di chi ti vuol bene'.

L'iniziativa delle maestre avrebbe lo scopo di non far sentire a disagio quei piccoli alunni che non hanno una mamma o sono figli di famiglie nuove. 'La famiglia tradizionale adesso non esiste più e bisogna adeguarsi', questo potrebbe essere il pensiero delle insegnanti che hanno creduto giusto far eseguire ai loro bambini lavoretti, bigliettini e pensierini dedicandoli alla persona che li accudisce, li ama ed è più presente per loro, lasciando quindi libertà di scelta agli alunni. I bimbi hanno anche piantato un seme di fagiolo in un vaso che verrà poi donato, alla fine dell'anno scolastico, alla persona che si prende più cura di loro, come indicato dagli stessi bambini, simboleggiando, con la crescita del germoglio, la cura e l'affetto di chi sta loro accanto. 

I genitori divisi sull'iniziativa

Naturalmente l'iniziativa ha scatenato qualche protesta da parte di mamme e papà che si sono visti esclusi dalle dediche da parte dei loro figli che hanno preferito nominare zii, nonni, tate, altri parenti, l'amico del cuore o addirittura il proprio animale domestico, piuttosto che i genitori, come coloro che sentono più vicini.

Una delle mamme, esattamente la rappresentante di classe, ha dichiarato che le insegnanti, prima di trasformare la festa della mamma nella festa di chi ti vuole bene, ne hanno discusso con i genitori e sembrava che questi fossero d'accordo, invece molti hanno protestato sostenendo che padre e madre sono le due figure di riferimento per i bambini, sulle quali si è costruita la nostra società e eliminare queste due figure simbolo porta solamente a creare confusione e disorientamento nei bambini. 

L'obiettivo delle maestre per non creare disagio

L'obiettivo delle insegnanti della I D che hanno proposto di ribattezzare la festa, e che in un primo momento aveva avuto il consenso di quasi tutti i genitori della sezione, era quello quello di superare le differenze, per non creare disagio a quei bambini che hanno perso la madre e che appartengono a famiglie di ogni genere.

L'intento era quello di unire e non di dividere, come dichiarano esse stesse. La festa della mamma che crea disagio riflette comunque il cambiamento della nostra società a cui i bambini si adeguano molto in fretta, al contrario di noi adulti.