Sembra una storia da poter vedere solo nei film e invece è proprio tutto vero. La popstar Katy Perry è in guerra da circa un anno con due suore americane, Rita Callahan e Catherine Rose che tutt’oggi gestiscono un convento a Los Feliz, vicino Los Angeles. Lo scorso anno è stato pubblicato un annuncio di vendita dello stabile e miss Perry sin da subito ha fatto la sua offerta: 14,5 milioni di dollari per acquistare il fantastico convento tra le colline.
Le sue suore però hanno subito deciso di cedere l'intero stabile ad una ristoratrice locale, il motivo? Katy Perry è troppo sexy per tutto ciò, a partire dal suo primo singolo "I kissed a girl" pubblicato esattamente 8 anni fa.
L'arcivescovo contro le suore
Ad entrare in scena è l’arcivescovo di LA affermando che le due suore non avrebbero nessun diritto a gestire la vendita del convento dal momento in cui quest’ultimo è di proprietà dell’arcidiocesi di Los Feliz. L’arcivescovo Josè Gomez fa quindi causa alle due suore affermando che la vendita dell’immobile da parte delle suore è contro la legge.
Qualche settimana fa però arriva la svolta, la corte superiore della città di Los Angels ha deciso: il diritto a vendere l’immobile spetta ai funzionari della chiesa, non alle suore!
Katy Perry (a lavoro per il suo nuovo album) potrà continuare la sua battaglia, quel convento deve essere suo a tutti i costi.
Non si scherza con le suore
È tutto finito, direte voi, e invece no! La bellissima californiana Katy ancora non può festeggiare per la vittoria perché le due suore, astute come non mai, hanno protestato l’azione del giudice accusandolo di aver tradotto male, insieme alla chiesa locale i documenti del vaticano scritti originariamente in lingua latina.
Secondo Rita e Catherine il documento afferma che la controversia è ancora in fase di decisione a Roma ma i legali dei funzionari ecclesiastici dicono ben altro: “La traduzione è stata verificata”. Dall’altro lato della medaglia troviamo l’avvocato delle suore Margaret Cone affermando che l’arcidiocesi vuole solo controllare i ricavati della vendita dell’immobile.
Tutta questa storia va avanti ma bisogna imparare solo una cosa: non si scherza con le suore di Los Angeles.