Il Mediterraneo sta cambiando. Ciò perché le temperature si stanno innalzando sensibilmente, con la conseguenza che tanti esseri animali e vegetali – definiti alieni perché diversi dal naturale habitat del mare – stanno sempre più invadendo il Mare Nostrum. E ciò mette in pericolo non solo le specie autoctone, ma anche gli esseri umani stessi, che potrebbero ritrovarsi morsi o punti da animali fino a poco fa ivi inesistenti, andando incontro a spiacevoli conseguenze.

Pericolo invasione da Rhopilema nomadica

Non dipende da cause naturali, bensì umane (anche se il surriscaldamento dei mari sempre da lì dipende), è l'arrivo nei nostri mari di un'altra specie 'aliena': la Rhopilema nomadica, una medusa urticante che può misurare anche mezzo metro e pesare 50 kg e in gruppo è capace anche di formare banchi enormi. Provocando seri danni al turismo. A lanciare l'allarme è Fernando Boero, del Cnr-Ismar e docente all'Università del Salento. Questa specie viene dall'Egitto e ha danneggiato già la vicina Israele, dove ha provocato, oltre che danni al turismo, anche a impianti di desalinizzazione e centrali elettriche.

Proprio per le sue grosse dimensioni. Vediamo cosa la sta portando da noi.

A causa dell'allargamento del Canale di Suez

La diffusione di questa medusa gigante deriva dall'ampliamento del Canale di Suez, mediante lavori infrastrutturali, al fine di sfruttarne meglio le potenzialità energetiche. L'inaugurazione ci sarà il prossimo 6 agosto e Boero è uno dei quasi 500 scienziati provenienti da 40 Paesi firmatari della lettera-appello indirizzata al governo egiziano, al fine di effettuare serie e approfondite valutazioni scientifiche sulle conseguenze che essa comporterà. Come detto, la prima a subire danni è la vicina Israele, ma la Rhopilema nomadica è già arrivata a Malta e in Tunisia e dunque presto arriverà anche da noi. Soprattutto a rischio è soprattutto il mare che bagna Sicilia, ma anche le vicine Calabria e Puglia. Mar Mediterraneo sempre più simile al Mar Rosso dunque.