È stato concluso l'accordo sul nucleare iraniano, dopo decenni di chiusura diplomatica tra Stati Uniti ed Iran, in seguito agli eventi dell'ambasciata di Teheran nel 1979, grazie alla cooperazione tra i paesi del "5+1"; in particolare è stato ritenuto centrale il ruolo giocato da Federica Mogherini e dall'UE per giungere ad un risultato storico. Tuttavia, il principale oppositore dell'accordo è Israele, che attraverso le parole di Netanyahu esprime tutta la sua preoccupazione per un accordo che a suo modo di vedere metterebbe Israele in una situazione di pericolo.

Verso la pace in Medio Oriente?

Sono state diverse le voci di dissenso che si sono alzate attorno alla notizia dell'imminente accordo, oltre ad Israele, che vede un proprio potenziale antagonista nella regione rafforzarsi, neanche a Washington il nuovo accordo è stato salutato da tutti con entusiasmo. Infatti, dal partito repubblicano, e non solo, è stata espressa una critica al lavoro svolto durante i negoziati, ritenuti fin troppo elastici e con condizioni poco stringenti. Tra queste la più contestata quella che permetterebbe all'Iran di dotarsi di un arma nucleare tra 10 anni e quella di non dovere necessariamente acconsentire ai controlli svolti dai funzionari per lo sviluppo internazionale dell'energia nucleare, i quali dovrebbero prendere visione periodicamente dei lavori svolti nelle centrali. Obama ha replicato a queste affermazioni, sostenendo di porre il veto su qualunque provvedimento che non garantisca l'implementazione di questo accordo. Pertanto, la battaglia si preannuncia molto infuocata nel congresso americano. Benché possano esserci delle resistenze, tanto che gli stessi fautori di questa intesa hanno parlato di un accordo che comunque non è perfetto, resta lo stesso il fatto che questo risultato permette di avere un altro interlocutore a livello internazionale contro lo stato islamico, proprio perché è tra le nazioni che più sono minacciate dall'ISIS.

Inoltre l'Iran, che potrà eventualmente beneficiare di un armamento nucleare nei prossimi 10 anni, andrà ad aggiungersi a paesi come Pakistan o India che sono dotati dell'arma atomica, aumentando così il livello di deterrenza del suo utilizzo e quindi, paradossalmente (come durante la Guerra Fredda), permettendo eventuali relazioni più pacifiche o quanto meno civili, che in un area come quella del Medio Oriente non è da considerare da poco. Infine, resta il fatto che i negoziati si sono svolti in presenza dei paesi membri del consiglio di sicurezza, che comprende la Russia, una collaborazione questa che può essere proficua anche nel tentativo di risolvere la spinosa questione Ucraina. Ad ogni modo, il livello di allarme deve restare comunque alto e la supervisione da parte della comunità internazionale costante, per evitare un incremento della tensione tra gli stati. Tuttavia, ci si trova di fronte ad un nuovo inizio delle relazioni all'interno della regione Medio orientale e comunque vada, da qui in poi, difficilmente si potrà tornare indietro, nel bene o nel male.