Continua la sua lotta, la sua protesta. Adriano Celentano non molla l'osso e vuole continuare a dare la sua voce, a metterci la faccia.

Stavolta lo fa attraverso il suo blog ilmondodiadriano.it, dove ha pubblicato un immagine che ritrae una casetta con un albero verde nelle vicinanze. Sembra tutto normale fino a che non si legge la scritta. "Albero, non essere così rigoglioso se no il Comune ti strangola!".

La vignetta incriminata

La vignetta incriminata non resterà inosservata, visto che la lotta contro l'abbattimento di centinaia di alberi parte dagli albori del famoso cantante Italiano.

Basti pensare alla famosissima canzone "il ragazzo della via Gluck" che denunciava già negli anni '60che per la frenesia di costruire palazzi su palazzi, il cemento stava cancellando tutto il verde del paese dove era cresciuto il molleggiato.

La tranquillità della vita e la semplicità del vivere nel verde e nell'aria pulita; undivertimento riservato airagazzi di una volta, che si accontentavano di giocare sui prati. Questo è quanto Adriano Celentano raccontava, o per meglio dire già denunciava negli anni '60.

La denuncia di Celentano

L’amara denuncia di Celentano della distruzione del verde in favore della costruzione del grigio è stata espressa più volte, forse continuamente in modo sonoro, in maniera ironica, ma ora è giunto il momento di gridarlo.Lui lo ha fatto attraverso il suo blog, 573 alberi tagliati per la costruzione di una tratta della "linea 4" della metropolitana di Milano.

Non un buon periodo per Milano, al centro delle polemiche per un Expo in odore di fallimento.

Alla protesta muta del Molleggiatosi sono affiancati anche esponenti di partiti politici, che comunque sia nulla hanno potuto fare per evitare il danno. Tanto, come ben sappiamo, dove ci sono interessi economici non esistono ostacoli, non esiste etica che può sopraffare il dio denaro!

Un po' di speranza

Speriamo che oltre alle parole ci si attivi a fatti veri, e che qualcuno di buon cuore e sopratutto di potere, possa affiancare Celentano in questa dura lotta all'abbattimento del verde pubblico e alla cementificazione dei paesaggi, in una Milano comunque attiva a livello di iniziative,e ci lasci un pochino d'ossigeno puro, quel poco non ancora inquinato per farci vivere...o comunque sopravvivere.