“Fanno bene, fanno male. Sto bene, sto male”. Sembra adattissimo alle sigarette elettroniche il ritornello cantato dai Bluvertigo nella canzone proposta in un Sanremo di inizio 2000: l’Assenzio. Loro si riferivano a questa sostanza, ma in realtà il dibattito intorno alle sigarette elettroniche non sembra da meno. C’è chi le ritiene efficace panacea contro il pericoloso vizio di fumare le “bionde classiche”. Chi invece solo un altro pericolo per la salute nascosto dietro buoni propositi. E chi invece ritiene le sigarette elettroniche un'anticamera delle sigarette tradizionali, che aumenta il rischio di passare a queste ultime iniziando con le prime.

A lanciare questo allarme è uno studio dall’Università di Leeds e coordinato dal professor Mark Conner. Pubblicato sulla rivista specializzata in fatti di “bionde”: la Tobacco Control, collegato a sua volta all’autorevole rivista britannica British Medical Journal. Vediamo come giunge a questi allarmanti risultati.

Come è stata condotta la ricerca sul rischio collegato alle sigarette elettroniche

I ricercatori britannici si sono concentrati su 3 mila adolescenti provenienti da 20 scuole sparse per il Regno Unito. L’intervallo di età è compreso tra i tredici e i quattordici anni. Tra loro, era presente un gruppo di ragazzi che aveva già fumato in precedenza, mentre un altro sedici percento sul totale del campione utilizzava le sigarette elettroniche.

I restanti due/terzi del campione non aveva mai fumato né le bionde elettroniche né quelle tradizionali. Orbene, dopo un anno dalla prima rilevazione, i ricercatori hanno chiesto ai ragazzi facenti parte del campione se le loro abitudini al fumo fossero cambiate. I risultati sono stati poco confortanti.

Sigaretta elettronica anticamera di quella tradizionale

I ricercatori hanno notato che la maggior parte dei ragazzi che aveva iniziato a fumare le sigarette tradizionali erano quelli che in passato avevano già provato le sorelle in formato elettronico. Inoltre, pochi tra loro in realtà, avevano iniziato a fumare le bionde tradizionali anche se in precedenza non avevano mai fumato.

Quindi, i ricercatori britannici deducono che negli adolescenti, le e-sig siano un anticamera a quelle tradizionali. Spingano cioè i ragazzi a voler provare le bionde classiche. I ricercatori hanno pure constatato che le “cattive compagnie” in questo caso non c’entrano.

Anzi, al contrario, chi iniziava a fumare usciva con coetanei che non fumano. Naturalmente la ricerca va presa come caso singolo e come interessante spunto per approfondimenti futuri.