Data la concomitanza con gli ottavi di Champions League, la partita di andata dei sedicesimi di finale di Europa League tra Fenerbache e Lokomotiv Mosca non ha avuto, sportivamente parlando, una eco mediatica particolarmente rilevante. Eppure ci ha pensato il centrocampista russo Dmitri Tarasov a portarla alla ribalta delle cronache. Al termine del match, infatti, Tarasov si è tolto la maglia della divisa della Lokomotiv per mostrare una personalissima maglia con il volto del presidente russo Putin con la scritta in cirillico "Il presidente più corretto".

Gesto dal chiaro significato politico

La mossa ha ovviamente sollevato un autentico polverone. Il fatto che un messaggio del genere sia stato trasmesso da un calciatore russo in uno dei principali stadi di Istanbul, non può far altro che inserire il gesto all'interno del difficile contesto delle relazioni politico-diplomatiche tra i due Paesi. I rapporti tra Russia e Turchia si sono infatti inaspriti nello scorso novembre, a seguito dell'abbattimento di un caccia russo da parte della contraerea turca. Il governo di Ankara ammise di aver abbattuto il velivolo, aggiungendo però che quest'ultimo aveva violato lo spazio aereo turco. La versione, mai condivisa da Mosca, ha inevitabilmente portato la tensione tra i due Paesi a livelli da Guerra Fredda.

La UEFA: "Rischia almeno 10 giornate di squalifica"

La reazione della UEFA non si è fatta attendere. Fonti vicine ai vertici di Nyon hanno assicurato che il gesto di Tarasov consiste in una violazione disciplinare nonché in una evidente provocazione. Per lui, sempre secondo quanto riportato dalla fonte UEFA all'agenzia R-Sport, si parla di una squalifica lunga, persino superiore alle dieci giornate. Anche alla squadra in cui milita Tarasov, il Lokomotiv Mosca, potrebbero essere comminate delle sanzioni per non aver impedito che tutto ciò accadesse. Il giocatore ventottenne ha subito motivato il suo gesto, dichiarando di aver agito in via del tutto personale e aggiungendo: "Questo è il mio presidente. Io lo rispetto e ho deciso di dimostrare che sono pronto a sostenerlo ovunque sono. Ho scritto su questa maglietta tutto quello che volevo dire".