Difficile negare i numeri, le statistiche e la matematica. Difficile controbatterli anche per uno come Josè Mourinho, abilissimo con le parole e nella comunicazione. L’avventura dell’ex allenatore del Chelsea sulla panchina del Manchester United non è proprio iniziata come si aspettavano i tifosi. Il Calciomercato estivo che non ha badato a spese, e che ha riportato Pogba tra le fila dei Red Devils per ben 100 milioni di euro, per il momento non ha garantito una posizione in classifica migliore rispetto a quella dello scorso anno.

Dopo sette partite, i cugini del Manchester City, guidati dall’arcinemico Guardiola, hanno staccato Ibra e compagni di ben cinque punti.

Difficilmente i supporters del Manchester United si ricorderanno positivamente di Louis Van Gaal, e le critiche che hanno contraddistinto la sua gestione ne sono la prova. Attualmente, paragonando la sua classifica a quella di Mou, è l’olandese a vincere. Lo "Special One" paga tre punti al suo "ex maestro", e l'attuale difesa è stata anche perforata tre volte in più, nonostante l’innesto di Bailly, pagato quasi 40 milioni di euro.

Insomma, il Manchester di Van Gaal viaggiava con sedici punti in classifica e appena cinque gol subiti.

Ad onor del vero, però, il portoghese primeggia nel confronto con le reti realizzate, ma con un Rashford ormai consacrato, e con un certo Ibrahimovic in squadra, per Mourinho si tratta di normale amministrazione.

Eppure era iniziata nel migliore dei modi questa nuova stagione in Premier League dei Red Devils. Nelle prime tre partite sono arrivati nove punti, ma la sosta dovuta agli impegni con le nazionali ha arrestato la corsa dello United targato Mou. Dopo il rientro, infatti, sono arrivate due sconfitte consecutive che hanno subito rallentato la squadra, andando probabilmente ad influenzare anche l’entusiasmo dei giocatori.

Dopo le due batoste è arrivata un’importante vittoria casalinga contro il Leicester campione in carica, mentre nell’ultimo turno, giocato sempre tra le mura amiche, il Manchester si è dovuto "accontentare" di un pareggio contro lo Stoke City, penultimo in classifica.

Neanche l’Europa League sembra regalare particolari gioie all’allenatore portoghese. A questo punto del torneo è prematuro fare confronti e paragoni, ma la sconfitta contro il Feyenoord si aggiunge alla lista di risultati stagionali negativi del club.

La stagione è ovviamente ancora lunga, e Mourinho ha dimostrato più di una volta in passato di essere un vincente. I soldi sono stati spesi, i giocatori sono arrivati e l’allenatore ha un palmares tra i più vincenti d’Europa: gli ingredienti per una grande stagione ci sono tutti; non resta che capire i "tempi di cottura" e vedere se il risultato finale sarà all'altezza del palato sopraffino di tifosi storicamente abituati al successo.