La notizia era nell'aria da qualche giorno. Oggi è arrivata la conferma: gareth southgate è il nuovo commissario tecnico dell'Inghilterra. L'ex giocatore di Crystal Palace, Aston Villa e Middlesborugh era stato chiamato alla guida della nazionale come traghettatore a fine settembre, dopo lo scandalo che aveva portato al licenziamento di Sam Allardyce. Dopo essersi guardati attorno alla ricerca di altri candidati, i vertici della football association hanno deciso di dare fiducia a Southgate per i prossimi quattro anni con una clausola per la rescissione del contratto in caso di flop ai Mondiali 2018 che può essere attivata da entrambe le parti.

Il quarto ct più pagato al mondo

Per il nuovo ct un contratto da 1.8 milioni di sterline l'anno. Cifra niente male, ma parecchio lontana da quelle dei suoi predecessori. L'ultimo allenatore della nazionale dei Tre Leoni a prendere meno fu Kevin Keegan, in carica tra il febbraio 1999 e l'ottobre 2000, con 700 mila l'anno. Da allora, il salario dei tecnici dell'Inghilterra è andato in crescendo: dai 4.5 milioni di Sven Goran Eriksson si è arrivati ai 6 di Fabio Capello. Ai due immediati predecessori di Southgate, Roy Hodgson e il citato Allardyce, andavano rispettivamente 3.5 e 3 milioni. Il buon Gareth, però, non può davvero lamentarsi: solo tre ct prendono più di lui.

Si tratta di Fatih Terim (Turchia), Tite (Brasile) e del campione del mondo Joachim Löw (Germania). Tanto per fare un altro paragone, il tecnico del Portogallo campione d'Europa, Fernando Santos, prende poco più della metà, mentre l'altro finalista a Euro 2016, Didier Deschamps, è a quota 1.3 milioni l'anno.

Una lunghissima storia di insuccessi

Gli inglesi hanno inventato il calcio, ma poi hanno dimenticato come giocarlo. Nella loro storia hanno vinto solo un titolo – il Mondiale giocato in casa nel 1966 – ma prima e dopo sono andati di delusione in delusione. I migliori risultati degli ultimi 50 anni sono stati il quarto posto a Italia '90 e la semifinale persa all'Europeo casalingo del 1996.

In entrambi i casi, a fermare i Tre Leoni sono stati i tedeschi. Sempre ai rigori. E a farsi parare il penalty decisivo da Andreas Köpke a Wembley nel '96 fu proprio il povero Southgate. Vista questa storia di insuccessi, la pressione sul ct dell'Inghilterra è tremenda. E lo è ancora di più in questo momento, dopo l'ignominiosa eliminazione agli ultimi Europei ad opera dell'Islanda. Southgate lo sa perfettamente, ma non sembra essere spaventato. “Sono davvero orgoglioso - le sue prime parole da ct -. So che una cosa è avere il lavoro, un'altra è far sì che quel lavoro sia un successo. C'è tanto da fare, ma c'è anche un enorme potenziale. In tutti i gruppi d'età ci sono giocatori interessanti.

È una squadra relativamente ancora giovane, che deve crescere molto. Darò tutto per far sì che l'Inghilterra sia fiera di questa squadra. Il vero lavoro per me comincia ora”.

Grande lavoro con le giovanili

Entrato nei ranghi della Football Association nel 2011, l'ex allenatore del Middlesbrough è diventato ct dell'Under 21 nell'agosto 2013 con risultati fantastici: 33 partite con 27 vittorie, 3 pareggi e 3 sconfitte, con due qualificazioni alla fase finale degli Europei di categoria e la conquista del prestigioso Torneo di Tolone l'estate scorsa. Adesso, con la promozione tra i grandi e gli occhi di una nazione malata di calcio addosso, viene il difficile. Finora, va detto, Gareth se l'è cavata più che bene.

Nelle quattro partite in panchina come traghettatore dopo la fine ingloriosa del brevissimo regno di Allardyce, nelle qualificazioni a Russia 2018 Southgate ha battuto in casa Malta (2-0) e Scozia (3-0) e pareggiato 0-0 in trasferta con la Slovenia. Ma il risultato più prestigioso, quello che probabilmente gli è valso il contratto fino al 2020, è stato il 2-2 a Wembley contro la Spagna in amichevole. Il primo match da ct a tempo pieno per Southgate sarà il 22 marzo del prossimo anno a Dortmund contro la Germania in un'altra amichevole di lusso.