Non è molto, per una squadra ed una tifoseria abituate a ben altri palcoscenici, ma è pur sempre un punto di (ri)partenza. L'Ancona (oggi Anconitana) batte 4-0 il Monsano e stacca il pass per la Promozione dopo aver dominato il girone B di Prima Categoria Marche. La vittoria del campionato, in realtà, non è mai stata in discussione, visto che i Dorici sono stati in testa dall'inizio alla fine, ma la matematica, per una tifoseria che ha conosciuto ben tre fallimenti nel giro di tredici anni, è sempre una preziosa alleata.

Niente e nessuno è riuscito a fermare la cavalcata dell'Anconitana di mister Lelli, risorta dalle ceneri della tanto celebrata U.S. Ancona 1905, esempio (fallimentare) di società ad azionariato popolare che durante la scorsa estate non era riuscita a completare l'iscrizione al campionato interregionale. L'intervento del neo-presidente Stefano Marconi ha permesso ai biancorossi (che sono stati riconosciuti dalla FIGC come continuatori della tradizione sportiva cittadina) di iscriversi al campionato di Prima Categoria, scongiurando cosi la scomparsa del club.

Campionato senza storia

Dopo aver risolto le vicissitudini societarie, si è passati al campo, dove di problemi non ce ne sono stati, vista la qualità e la superiorità della rosa costruita dallo stesso presidente Marconi.

Ventotto partite, venticinque vittorie, ottanta gol fatti ed appena quattordici subiti. Sono questi i dati di una stagione pressochè perfetta, con l'unico neo della sconfitta alla quarta giornata contro Le Torri Castelplanio al "Del Conero", stadio che, tanto per intenderci, ha ospitato anche la Serie A. Non basta certo questo però per rovinare la festa dei tanti supporters biancorossi che anche domenica hanno accompagnato la squadra nella vittoriosa trasferta di Jesi contro il Monsano fanalino di coda, che ha docilmente consegnato alla corazzata di mister Lelli tre punti e promozione. Promozione che, a dirla tutta, sarebbe arrivata ben prima, se non fosse stato per un ottimo Osimo Stazione, che fino all'ultimo ha provato a complicare la marcia trionfale dei biancorossi, alzando bandiera bianca solamente la settimana scorsa, dopo la sconfitta casalinga proprio per mano dell'Anconitana, trascinata dal suo capitano Mastronunzio.

Già, proprio lui, la "Vipera", vera e propria iradiddio in area di rigore, che tra il 2004 ed il 2010 ha fatto ammattire le difese di mezza Serie C e B con le casacche di Frosinone ed Ancona, squadra, quest'ultima con la quale detiene il titolo di miglior marcatore del dopoguerra. Proprio come 10 anni fa, quando aveva condotto l'allora A.C. Ancona alla promozione in Serie B, anche quest'anno, da vero capitano, si è preso la squadra sulle spalle, mettendo a segno 28 reti in altrettante partite e portando un contributo fondamentale alla causa. Il primo passo di questa lunga risalita è stato dunque fatto, adesso serve trovare quella stabilità (principalmente economica), che nell'ultimo decennio è venuta meno all'interno nell'ambiente biancorosso. Le premesse del progetto sono promettenti e le condizioni per fare ciò che non è stato fatto in questi ultimi anni ci sono tutte, per il bene di una squadra, di una tifoseria e di una città.