La Rai sta da pochi giorni pubblicizzando l'evento più atteso per i tifosi di tutto il mondo, i Mondiali 2014 che si terranno in Brasile (12 Giugno-13 Luglio) e lo fa con uno spot ad effetto. Nei 30 secondi di pubblicità si vedono i ragazzini delle favelas intenti a dare dei calci ad un pallone, poi l'inquadratura di un paesaggio brasiliano fino a giungere all'immagine shock finale: il Cristo del Corcovado che indossa la maglia della nazionale italiana con impresso il numero dieci.

Da qui si è accesa la polemica: molti lettori di Famiglia Cristiana hanno scritto al direttore del giornale descrivendolo come uno spot di cattivo gusto al punto di desiderarne la completa rimozione. Famiglia Cristiana, pienamente in accordo con il suo pubblico, ha prontamente risposto con una dura critica mossa contro la televisione pubblica. La Rai è stata accusata di voler strafare, di essere poco sobria e peccare di presunzione.

Il noto settimanale cattolico utilizza parole dure, è lo stesso direttore ad esprimersi, ecco le sue parole: 'Ci siamo appropriati di un simbolo che non ci appartiene, vestendolo con la maglietta azzurra della Nazionale di calcio.

Cristo, sì, ci appartiene. Ma quella statua del Corcovado fa parte della storia del Brasile'.

Non è la prima volta che gli spot riguardanti manifestazioni sportive sono oggetto di critica: già nella stagione 2011/2012 uno spot di Sky è stato criticato in quanto vi erano alcuni noti calciatori che mimavano in modo piuttosto esplicito alcuni dei miracoli compiuti da Gesù, come quello della pesca miracolosa e quello della statua che piange.