Milioni di italiani ogni anno si recano nel santuario mariano di Medjugorje e oggi, 25 giugno, ricorre il trentatreesimo anniversario degli eventi che hanno cambiato la storia di quella località e non solo. Qui secondo la testimonianza di sei persone residenti in loco, all'epoca ragazzi tra i 10 e i 17 anni, la Madonna è apparsa loro e continua a dare messaggi a tutta l'umanità facilmente rintracciabili anche tramite internet.

Ivanka Ivanovic, Vicka Ivankovic, Ivan Dragicevic, Mirjana Dragicevic, Milka Pavlovic e Ivan Ivankovic hanno dichiarato, il 24 giugno 1981, di avere avuto nel tardo pomeriggio una visione di una figura bianca di una donna sulla collina del Podbrdo. I primi quattro sono ritornati nei giorni successivi nello stesso luogo accompagnati da altri due ragazzini cioè Jakov Colo e Marja Pavlovic e hanno affermato di avere rivisto la medesima figura la quale ha rivelato loro, il 26 giugno, la sua identità presentandosi come Regina della Pace e raccomandandosi che l'anniversario di questi eventi fosse festeggiato ogni 25 giugno.

La notizia di quanto era accaduto ha iniziato a diffondersi in tutta la località e nel mondo nonostante l'iniziale, poi superata, incredulità del parroco e il forte scetticismo ancora attuale della diocesi di Mostar in cui rientra la diocesi di Medjugorje. Un numero sempre più elevato di pellegrini (30 milioni tra il 1981 e il 2011) ha iniziato a effettuare viaggi in questo luogo nonostante le difficoltà imposte, nei primi anni, dal regime comunista. Il Vaticano ha avviato da subito una serie di indagini ancora in corso (sono terminate quelle della commissione istituita da Benedetto XVI nel 2010) ma non ha riconosciuto la soprannaturalità dell'evento (perché le apparizioni avvengono quotidianamente a tre veggenti e agli altri annualmente mentre i messaggi della Madonna sono comunicati due volte al mese) pur non condannandolo e autorizzando i pellegrinaggi (la Santa Sede ha dato la possibilità di effettuarli anche con accompagnamento pastorale) grazie al parere positivo, non ufficiale, di molti vescovi (nonostante la contrarietà di qualcuno di loro) e di quello espresso da san Giovanni Paolo II.

Il dibattito sulla veridicità delle visioni si è sviluppato non solo nel mondo ecclesiastico ma anche in quello laico nel quale c'è chi ha interpretato questi eventi come una storia inventata al fine di arricchire la popolazione mediante lo sviluppo del turismo religioso e chi invece ha ritrovato la propria serenità personale mediante una fede che aveva perduto da tempo.

I frutti che sono emersi attorno alle visioni della Santa Vergine riguardano le innumerevoli conversioni, guarigione psichiche e fisiche e la creazione di numerose opere caritative come, ad esempio, le comunità per il recupero di tossicodipendenti e quelle dedite alla cura di bambini orfani. La fama di Medjugorje si è sviluppata anche grazie al web, alla pubblicazioni di moltissimi libri e articoli di quotidiani e riviste ma soprattutto alle trasmissioni televisive curate in Italia da personaggi famosi come Paolo Brosio.

Il vero motore che più di ogni altro ha consentito a milioni di persone di venire a contatto con questa realtà è il network cattolico radiofonico più importante al mondo cioè Radio Maria. Essa, guidata da padre Livio Fanzaga, continua a comunicare dal 1987 i messaggi della Santa Vergine mettendo in risalto anche la tematica del combattimento spirituale (molte volte purtroppo dimenticata nelle omelie nelle nostre parrocchie) e richiamando quella dei dieci segreti, dati dalla Madonna ai veggenti, che riguarderanno il futuro del mondo e della Chiesa cattolica.