A dare la triste notizia al New York Times è stata la figlia Katherine: si è spento il 24 giugno, all'età di 98 anni.

Eli Wallach, nato nel 1915 a Brooklyn, figlio di immigrati polacchi, si era laureato all'Università del Texas e durante la seconda guerra mondiale era stato ufficiale medico; nel 1948 aveva sposato l'attrice Anne Jackson, sua compagna in molti spettacoli teatrali, dalla quale aveva avuto tre figli e con la quale ha condiviso la sua vita, fino alla sua scomparsa.

Eli Wallach lascerà un segno nella cinematografia internazionale: iniziò a recitare nel 1945 a Broadway, divenendo subito uno dei più importanti interpreti teatrali di quell'epoca, nel 1951 ottenne un Tony Award interpretando La rosa tatuata di Tennessee Williams, ma la sua prima apparizione sul grande schermo avvenne con Baby Doll, nel 1956, diretto da Elia Kazan, film che fece molto scalpore per il suo contenuto.

Da allora in poi il "veterano di Hollywood" ha impersonato i più svariati personaggi: ladri, banditi, delinquenti, mafiosi, signori della guerra ecc., grazie alla sua poliedrica formazione artistica.

Nel 1958 recitò in Crimine silenzioso di Don Siegel, nel 1960 ne I magnifici sette, nel 1961, diretto da John Huston in Gli spostati, accanto a Marilyn Monroe ma la sua notorietà è attribuita principalmente al western di Sergio Leone, Il buono, il brutto e il cattivo del 1966; sempre nello stesso anno lo troviamo nella divertente commedia con Audrey Hepburn Come rubare un milione di dollari e vivere felice.

Venne spesso in Italia, sia per lavorare ma anche perché amava il nostro paese e riuscì ad impararne la lingua.

Recitò nel 1968 insieme a Bud Spencer e Terence Hill in I quattro dell'Ave Maria, nel 1971 in Viva la muerte...tua!; negli intervalli tra i film collaborò con diversi registi italiani: Maurizio Lucidi nel 1973 (L'ultima chance), Albero Bevilacqua nel 1975 (Attenti al buffone), Sergio Corbucci (Il bianco il giallo il nero), Paolo Cavara nel thriller del 1976 (...e tanta paura), nel 1978 con Bruno Corbucci (Squadra antimafia).

Dagli anni '80 divenne interprete di varie produzioni televisive: Due tipi incorreggibili con Kirk Douglas e Burt Lancaster (1986), Il Padrino parte terza (1990), L'escluso (1999) con Franco Nero.

Nel 2005 scrisse un'autobiografia nella quale narrò gli incidenti capitatigli durante le riprese de Il buono, il brutto, il cattivo, intitolandola: The Good, the Bad and Me.

La sua attività lavorativa è proseguita fino agli ultimi anni della sua vita con L'uomo nell'ombra di Roman Polanski e Wall Street: il denaro non dorme mai di Oliver Stone, entrambi del 2010; sempre nello stesso anno ricevette l'Oscar alla carriera; in un' intervista a The Times, affermò: "Che altro potrei fare? Amo recitare!"