Oramai ci siamo, tra un'ora circa termineranno le votazioni in Scozia e finalmente potremmo cominciare a conoscere quale sarà il destino del paese. Oggi infatti circa 4,2 milioni di scozzesi sono andati alle urne per decidere se restare legati al regno unito o se diventare uno stato separato ed ottenere quindi l'indipendenza. La Scozia infatti dal 1707 è una delle quattro parti del Regno Unito, mantenendo comunque autonomia in campo ecclesiastico e giuridico.
Inoltre dal 1999 con la "devolution" è stato istituito un governo e un parlamento competenti su scuola, sanità, ambiente e giustizia. La formula con la quale è stato creato il referendum limita la possibilità di voto ai soli residenti in Scozia e inoltre per la prima volta potranno votare anche gli scozzesi che hanno compiuto 16 anni. L'esito ufficiale che potrebbe cambiare le sorti del paese e anche la stabilità dell'Europa potrebbe arrivare già nella mattinata di domani. Se come i sondaggi danno ad indicare vincerà il "Si" la proclamazione ufficiale dell'indipendenza arriverà il 24 Marzo 2015 ovvero 309 anni dopo l'Act of Union che ha unito appunto la Scozia al Regno Unito.
Questo lasso di tempo sarà fondamentale all'eventuale stato indipendente per sistemare l'assetto istituzionale ed avviare negoziati economici con Regno Unito ed Europa.
"Spero che la gente pensi molto bene al futuro" erano state queste le poche ma importanti parole pronunciate dalla regina Elisabetta in merito alla possibilità dell'indipendenza scozzese. La partita comunque si giocherà principalmente sull'aspetto economico. Sarà da vedere infatti quale moneta decideranno di adottare i nazionalisti, l'ipotesi euro non è totalmente da scartare ma richiederebbe trattati lunghi diversi anni. I nazionalisti quindi punterebbero principalmente ad una sterlina scozzese legata però a tasso fisso a quella inglese.
Al momento però è sotto gli occhi di tutti che le riserve valutarie scozzesi non sono sufficienti ed andrebbero rifinanziate con nuovi proventi, o con tutta probabilità con pesantissime tasse. Non dimentichiamo inoltre che incasso di "Si" la Scozia sarebbe automaticamente esclusa dall'Unione Europa e dovrebbe, se vuole farne parte, presentare una nuova candidatura. La situazione dunque è tutt'altro che semplice. L'appuntamento è quindi per domani, giornata in cui potrebbe concretizzarsi un grande cambiamento nella storia del Regno Unito.