Continua la propaganda dell'Isis attraverso il web. Questa volta l'obiettivo non sono gli infedeli, ma gli stessi musulmani. Più specificamente i migranti che stanno scappando dal Medio Oriente per sfuggire alle guerre in corso. Il Califfato ha fiutato questa opportunità mediatica osservando le ultime immagini che hanno visto i profughi bloccati nei Balcani da filo spinato e poliziotti schierati che, nel tentativo di fermare la marea umana, sono ricorsi anche alle maniere forti.
E, naturalmente, anche le immagini girate nel Mediterraneo dalla Marina Militare italiana nel mezzo delle operazioni di salvataggio, che hanno visto migranti annegare in mare, durante l'affondamento dei barconi.
Il messaggio dell'Isis
Insieme allo scorrimento delle immagini dei video, c'è una voce che le accompagna e che, secondo esperti di settore, apparterrebbe addirittura allo stesso Abu Bakr al-Baghdadi, numero uno del terrorismo Isis. I filmati, dopo aver fatto vedere le sequenze dei migranti in difficoltà, passano a far scorrere immagini felici dello Stato Islamico, dove si vede gente passeggiare tranquillamente per le strade e terroristi che scherzano coi bambini.
Il leader dell'Isis recita che lui e suoi seguaci sono addolorati per la loro condizione di profughi, causata soltanto dal fatto che loro hanno abbandonato i loro Paesi di origine e le loro case. E li invita a fare ritorno garantendogli la protezione di Allah e dell'Isis. E sottolinea che a loro ritorno troveranno affetto umano e sicurezza perché l'Isis li considera tutti come proprie famiglie da difendere insieme ai loro beni. Soltanto così, conclude il califfo, potranno riacquistare dignità e salvarsi dalla condanna all'inferno. Con questa campagna propositiva lanciata sul web, l'Isis si propone di recuperare i migranti che verrebbero maltrattati da un'Europa che non sarebbe in grado di accoglierli sul proprio territorio ma, al contrario, li lascerebbe in condizione di sottomissione umiliandoli e calpestando la loro dignità.
Sotto la tutela della Sharia
Lo scopo del montaggio dei video è chiarissimo: contrapporre l'intervento molto duro compiuto dalla polizia in Ungheria per impedire l'ingresso dei profughi al di là del filo spinato, ad immagini, presuntivamente serene, appositamente girate per le strade dello Stato Islamico, che vedono terroristi conversare amichevolmente e ridere con le popolazioni locali.
Il messaggio propagandistico è lampante: approfittare delle violenze subite da alcuni profughi per screditare l'Europa e tentare di ridurre l'esodo delle popolazioni musulmane nelle terre dall'altra parte del Mediterraneo, oltre alla possibilità di far rientrare un po' d profughi pentiti. In definitiva, al-Baghdadi vuole dimostrare che nello Stato Islamico i musulmani vivono con dignità e nel benessere economico, il tutto sotto la tutela divina della Sharia. Staremo a vedere se questo messaggio dell'Isis comporterà una riduzione della fuga da Siria e Iraq e se ci saranno dei profughi disposti a rientrare per mettersi sotto la protezione di al-Baghdadi.