Oggi la Corte Suprema Indiana ha deciso di prolungare la permanenza in Italia del marò Massimiliano Latorre fino al prossimo 30 aprile. Sole Sorajbee, avvocato di Massimiliano Latorre, ha chiesto alla Corte l’estensione della permanenza in Italia del marò. La domanda del legale che ha difeso il fuciliere di Marina è stata accolta. In effetti bisognava aspettarselo, dato che il governo di New Delhi necessita di un maggior lasso di tempo per poter esaminare attentamente la vicenda che ha riguardato i due marò: Massimiliano Latorre e Salvatore Girone.

La prossima udienza dovrebbe svolgersi il prossimo 13 aprile.

Chiesto il rientro anche per Girone

Questa decisione riguardava il permesso sanitario concesso a Latorre nello scorsa estate. Tale permesso, come molti ben ricorderanno, era stato concesso al fuciliere a seguito di un ictus che nel 2014 aveva seriamente compromesso le sue condizioni di salute.

Sulla questione è intervenuto persino il senatore del Partito Democratico e Presidente della Commissione Difesa, Nicola Latorre. Il senatore del PD, già nella giornata di ieri, aveva anticipato che a prescindere da cosa avrebbero deciso i giudici indiani, il Governo del nostro Paese non avrebbe assolutamente rilasciato il fuciliere di Marina.

Addirittura il Governo Italiano sta chiedendo il permesso di far rientrare anche Girone in Italia in attesa del processo di Amburgo.

Non sono dello stesso avviso in India. Infatti, oggi stesso, il Kerala farà richiesta al primo ministro Modi di riportare il marò in india. L’unica autorità che potrà risolvere definitivamente questa situazione è l’Organizzazione delle Nazioni Unite, che presiederà un Tribunale in cui prenderà una decisione definitiva per quanto concerne questa vicenda. Si tratta di una vicenda piuttosto combattuta. Per continuare a seguire tutti gli sviluppi e gli aggiornamenti che riguarderanno i due marò Girone e Latorre continuate a seguirci su Blasting News. Basta semplicemente cliccare il pulsante "Segui" posto in alto all'articolo, accanto al nome dell'autore.