Una brutta notizia arriva dalla regione Calabria, ed in particolare dalla provincia di Vibo Valentia. Un feto è stato trovato sepolto sotto terra e sono state immediatamente avviate le indagini da parte delle Forze dell'ordine. Dai primi esami medici e legali è emerso che la provenienza del feto sia da attribuirsi all'utero umano, ma manca ancora un esame che confermi tale ipotesi.

Si tratterebbe dunque di un feto espulso con aborto spontaneo e sepolto subito dopo, probabilmente dalla madre. Le indagini della Polizia di Stato sono comunque ancora in corso per effettuare ulteriori rilievi e per capire come si siano svolti esattamente i fatti e chi abbia compiuto il gesto.

Feto sepolto a Vibo Valentia

Nella giornata del 4 marzo 2016 sono arrivati i primi risultati medico-legali riguardanti gli esami sul feto sepolto a Vibo Valentia. L'organismo era stato rinvenuto nella frazione di Vena Media ed era stato sepolto sotto il suolo, con una croce e due fiorellini che erano stati trafugati dalla statua della Madonna.

Dalle analisi è emerso che il feto è riconducibile all'utero materno, anche se ancora dovrà essere effettuato l'esame dell'anatomapatologa per dare una certezza assoluta. Potrebbe però trattarsi di un feto espulso in seguito ad un aborto spontaneo. Solo grazie all'esame della dottoressa Katiuscia Bisogni, si potrà avvalorare questa tesi oppure si arriverà ad escluderla totalmente. A chiamare la Polizia di Stato era stato proprio il parroco della frazione, ossia don Loriggio, che insieme ai componenti della confraternita aveva allertato le autorità.

Il ritrovamento e la continuazione delle indagini

Il rinvenimento della piccola tomba era stato effettuato da un componente del sodalizio. La croce era stata notata nella giornata di mercoledì 2 marzo 2016. Le indagini delle forze dell'ordine continueranno per valutare l'esatta provenienza del feto e per accertare eventuali responsabilità. Si cerca di capire infatti chi possa aver effettuato tale gesto. Ulteriori dettagli emergeranno dunque nelle prossime ore.