Alcune scuole inglesi hanno inserito all'interno dei moduli d'iscrizione scolastica la "possibilità" per gli italiani di spuntare, a seconda dei casi, la casella inerente la propria origine; fin qui sembrerebbe non esserci nulla di male, se non fosse per il fatto che le scelte, invece di contenere singolarmente ogni regione della penisola, contengano solo 3 opzioni: italiani in senso generico, napoletani o siciliani.

La notizia si diffonde grazie al web

Come recentemente pubblicato da "La Stampa" tali moduli di iscrizione sono stati pubblicati sul web da alcune circoscrizioni scolastiche, provocando, come c'era da aspettarselo, il clamore e il malcontento di tutta la popolazione, naturalmente, in maggior misura delle parti tirate in causa.

L'accaduto è stato, immediatamente, denunciato da alcuni genitori che, scoperto il fatto, hanno protestato.

Le scuse del Foreign Office

Gli italiani si sono, giustamente, risentiti, seppur il Foreign Office abbia avuto premura di scusarsi pubblicamente e di chiedere l'immediata cancellazione di queste categorizzazioni ingiustificabili, così come intimato dall'ambasciatore Italiano a Londra Pasquale Terracciano, il quale ha accettato le scuse seppur mantenendo una certa indignazione. Inoltre, ci sarà anche un'indagine volta a scoprire la natura di queste categorizzazioni; il Foreign Office ha promesso di impegnarsi nella accurata analisi relativa alla scoperta di quali siano quelle scuole che hanno deciso, ingiustamente, di adoperare queste classificazioni "involontariamente" dannose e, soprattutto, di quali siano i motivi che si celano alle spalle di questa scelta.

Così accomodanti, invece, non sembrano essere il sottosegretario dell'istruzione Davide Faraone e il sindaco di Napoli Luigi De Magistris i quali non accettano alcun tipo di riappacificazione in merito alla questione, reputando il fatto così grave al punto da considerare qualunque tipo di giustificazione inaccettabile.

Tuttavia, il tasto resta ancora dolente. Al giorno d'oggi c'è ancora chi a "causa" del colore della pelle, della religione o dell'origine, soffre e subisce ingiustizie. La Xenofobia purtroppo, non è così lontana dalla mente umana e, il passo "dall'errore involontario" alla "violenza psicologica cosciente" non è poi così lontano. Non sembra essere questo il caso ma, argomenti di così ampio raggio e spessore restano pur sempre delicatissimi da trattare.