È finito in manette un 25enne considerato il ‘sosia’ di Adolf Hitler. Teatro dell’insolito accaduto è stata la città di Braunau am Inn, in austria, mentre il ragazzo in questione era intento a scattare delle fotografie nei pressi della casa in cui il 20 aprile 1889 era nato il dittatore nazista. Harald Hitler, così si fa chiamare il ragazzo, già da tempo era stato segnalato alle forze dell’ordine per via dell’uniforme, del taglio di capelli e dei baffetti che inequivocabilmente rievocavano la figura del Führer.

Il giovane è finito in manette con l’accusa di apologia al nazismo, un reato punito penalmente in Austria.

Secondo la Bbc, a seguito delle dichiarazioni di un agente di polizia, il 25enne, che peraltro era stato già in precedenza avvistato per le strade di Vienna e di Graz, sapeva cosa stava facendo per cui è da escludere qualsiasi forma di provocazione artistica o di scherzo.

In passato...

Non è la prima volta che la casa natale del Führer finisce nel mirino della cronaca.

Già nell’ottobre dello scorso anno il ministro degli interni austriaco, Wolfgang Sobotka, aveva proposto che l’edificio di Braunau am Imm venisse demolito per evitare che divenisse meta e punto di ritrovo per i nazisti.

L’edificio era già diventato un punto di riferimento nella prima metà del ‘900 quando, durante il regime nazista, la casa venne trasformata in una sorta di santuario continuamente gremito di turisti. Nel 1930, inoltre, la famiglia proprietaria iniziò ad organizzare delle visite a pagamento nella camera in cui nacque il dittatore nazista. Dal 1972 l’edificio venne preso in affitto dallo Stato e dal 2011 esso è rimasto inutilizzato perché la proprietaria, a cui legalmente spetta l’ultima parola, ha rifiutato qualsiasi proposta che prevedesse il suo riutilizzo. Nonostante oggi evidentemente l’edificio sia ancora considerato un punto di riferimento e una meta per i seguaci del nazismo, su suolo pubblico dinanzi l'edificio in questione vi è una targa commemorativa e volta a ricordare una delle pagine più vergognose della storia dell’umanità: “Per la pace, la libertà e la democrazia, mai più il fascismo. Milioni di morti ricordano”.