Prima di morire, Sarah Scazzi (15 anni al momento della morte) ha lasciato delle parole importanti nel suo diario. Alcune note confermano in pieno la colpevolezza di sua cugina Sabrina Misseri (29), la quale avrebbe ucciso la ragazzina, coadiuvata da sua madre Cosima Serrano (sorella della mamma di Sarah). Il 26 Agosto del 2010, l'adolescente, come era solita fare, aveva riportato alcune confidenze private sulla sua agendina.
La povera Sarah affermava qui di essere uscita, il giorno precedente, con Sabrina ed un'amica di nome Mariangela. Erano andate in birreria. In seguito erano tornate a casa dove sua cugina si era arrabbiata con lei, in quanto la accusava di stare sempre assieme ad Ivano, quando quest'ultimo era presente.
Sarah Scazzi: Ivano Russo la causa dell'omicidio
La nota rivista settimanale Grand Hotel ha pubblicato una foto in cui appaiono la piccola Sarah assieme alla cugina Sabrina ed al loro amico Ivano Russo (34 anni). Da come si può vedere dall'immagine, i tre erano affiatati ed inseparabili, almeno all'apparenza.
Proprio questo "triangolo", secondo i giudici, avrebbe scatenato il raptus omicida della Misseri. Qualche ora prima di essere uccisa, la Scazzi aveva "confidato" al suo diario il movente del suo futuro omicidio: la gelosia della cugina appunto. Ivano Russo, di professione fornaio, era, da quel che si può evincere, conteso da entrambe le ragazze. Per la sua bellezza, il giovane era chiamato "l'Alain Delon" di avetrana.
Sarah Scazzi: le tappe salienti dell'omicidio
A Sabrina Misseri è stato confermato l'ergastolo per l'omicidio della cuginetta Sarah Scazzi. La donna, tuttavia, si è sempre proclamata innocente. Confermata tale condanna anche a Cosima Serrano (61). Secondo i giudici, la Serrano avrebbe aiutato la figlia ad eliminare la 15enne.
E "Zio Michele"? Il 62enne, marito di Cosima e padre di Sabrina, dovrà scontare otto anni di carcere per occultamento di cadavere. Per comprendere il delitto Scazzi, dobbiamo fare un passo indietro nel tempo, tornando a sette anni fa, a quel maledetto 26 Agosto 2010. Alle 14:30, Sarah era andata a casa di Sabrina, le due avrebbero passato un pomeriggio al mare, in compagnia di un'amica. Ma fra le due scoppiò un litigio a causa di Ivano Russo.
Sarah, a questo punto, fuggì da casa Misseri-Serrano in lacrime. Tuttavia, Cosima e Sabrina la inseguirono con l'auto e quando la raggiunsero, la costrinsero a salire. Rientrate a casa, Sabrina prese una cintura e strangolò la cuginetta con l'aiuto di sua madre.
In seguito chiamarono il padre Michele che si trovava in garage, affinchè aiutasse loro a liberarsi del cadavere. Il Misseri e la consorte caricarono dunque il corpo di Sarah in auto, mentre Sabrina faceva finta di cercare la ragazzini, con l'aiuto dell'amica Mariangela. Alla fine, Michele si diresse in un pozzo isolato della campagna di Avetrana. Spogliò il corpo della ragazzina e lo mise in una cisterna. I resti della povera Sarah venne trovati 42 giorni dopo. Per aggiornamenti su questa ed altre notizie di cronaca, cliccate Segui.