Laura Biagiotti è morta. La nota stilista che avrebbe compiuto 74 anni il prossimo agosto, era ricoverata da mercoledi sera 24 maggio 2017, all'ospedale Sant'Andrea di Roma dopo esser stata colpita da un arresto cardiaco mentre era nella sua residenza a pochi chilometri dalla Città Eterna. La conferma della scomparsa viene anche da un tweet della figlia Lavinia Biagiotti che ora raccoglierà il testimone nel mondo della moda, lasciato dalla madre.

Un passo tratto dal vangelo di San Giovanni sono le parole scelte da Lavinia per salutare la mamma su Twitter. Laura Biagiotti è morta dopo l'arresto cardiaco che l'aveva colpita nella su residenza di Guidonia, alle porte di Roma. Dopo alcune manovre rianimatorie, l'attività cardiaca era ripresa, ma le condizioni della regina del cashmere erano apparse subito gravissime fin dal suo arrivo in ospedale, dove nella giornata di giovedì 25 maggio 2017 erano stare avviate le pratiche per la dichiarazione della Morte celebrale.

'L'ossimoro della moda' è una della definizioni spesso usate per definire il senso della sua ricerca estetica, che ha festeggiato due anni fa ormai i suoi 50 anni di carriera.

Tanti riconoscimenti nel corso del suo mezzo secolo di carriera sempre sulla cresta dell'onda con creatività e originalità per conquistare i mercati globali, sfilando come prima griffe per la prima volta in Cina nel 1988 a Pechino e varcando anche per la prima volta con la sua moda il Grande Teatro del Cremlino di Mosca. Il titolo di Queen of cashmere, assegnatole con merito dal New York Times fu un altro riconoscimento che la Regina del Cashmere riuscì a raccogliere nella sua brillante carriera nel mondo del fashion.

La storia di una donna che ha cambiato la moda

La sua carriera iniziò negli anni '60 seguendo le orme della madre, Delia Soldaini Biagiotti, che fondò un atelier, cominciando a collaborare con grandi marchi della moda italiana come Roberto Capucci e Rocco Barocco.

Dalla prima collezione per Schubert nel 1966, alla prima sfilata personale nel 1972 a Firenze, che suscitò l'attenzione di gran parte della stampa e degli acquirenti. Dagli anni Ottanta viveva e lavorava nella sua casa di Guidonia nel castello Marco Simone costruito nel XI secolo e restaurato grazie all'opera e all'amore del marito Gianni Cigna, scomparso tragicamente nell'agosto del 1996; dal matrimonio, è nata la figlia Lavinia, che nel 1997 è entrata effettivamente in azienda, per poi assumerne la vicepresidenza nel 2005 e che ora dovrà raccoglierne il testimone per tramandare di generazione in generazione e affermare sempre di più il brand della famiglia nell'olimpo della moda.