Lo scenario politico mondiale negli ultimi mesi è stato molto teso e la situazione non sembra migliorare. Infatti, nelle scorse ore anche la Russia ha dato il via ad un'esercitazione militare, che ha fatto molto preoccupare le Nazioni Unite (UN). Ma il Washington-based anti-extremism group Clarion Project, ha affermato che potrebbe presentarsi una circostanza molto più pericolosa per cui preoccuparsi, ovvero quello che vede la Nord Corea allearsi con l'ISIS (Islamic State of Iraq and Syria), per attaccare gli stati occidentali.
Non bisogna dimenticare che Pyongyang ha già minacciato di bombardare le capitali europee. Ma andiamo a vedere nel dettaglio la questione.
ISIS e Corea del Nord
Come riporta il rapporto del Clarion Project, il sedicente Stato Islamico e Pyongyang hanno già avuto rapporti nel 2003 e nel 2005, siccome l'ISIS acquistava armi dalla dittatura di Kim Jong-il, padre dell'attuale numero uno Kim Jong-un. La vocazione antiamericana e antidemocratica dello stato coreano potrebbe essere facilmente incline al radicalismo, che lo porterebbe a seminare il terrore in Europa con atti terroristici simili a quelli dell'ISIS.
Nonostante la Corea del Nord sia una dittatura comunista di stampo staliniano, quindi uno stato ateo, questo non ha impedito a Pyngyang di superare il divario ideologico e fornire armi al gruppo di estremisti e intrecciare così alleanze pericolosi per il resto dell'Europa. Questo sta a significare che probabilmente potremmo aspettarci una pericolosa unione dei due fronti.
Scenari pericolosi
Come riporta il Daily Star, esiste una possibilità in cui la Corea del Nord potrebbe riuscire ad eludere la sorveglianza esercitata dalle Nazioni Unite e contrabbandare armi con l'ISIS. Inoltre, all'inizio di quest'anno, è stato fatto un attentato ad un oppositore del regime di Kim Jong-Un in un aeroporto malesiano, dove due terroristi esplosero una bomba batteriologica.
L'accaduto ha dimostrato che il dittatore coreano ha delle persone che sono disposte ad uccidere per lui sparse per il mondo. A questo punto ci si chiede se siamo sul ciglio della Terza Guerra Mondiale. Molte persone, fra cui il presidente russo Vladimir Putin, sostengono che siamo sull'orlo di un conflitto su larga scala. Non ci resta adesso nient'altro se non aspettare nuove notizie dal campo della politica e sperare che le potenze intraprendano la via della diplomazia e non quella della guerra. A voi i commenti.