Questo è quanto accade a Rodì, una delle isole greche più frequentate ed ambite dai turisti, durante il matrimonio di una coppia straniera. I due giovani sposi, forse più per pazzia che per originalità, hanno deciso di movimentare un po' il loro album di fotografie chiedendo al fotografo di immortalarli durante un rapporto orale. Fosse stato solo l'avere scelto una posa "alternativa" per il proprio album di nozze, forse nessuno si sarebbe adirato, ma spingersi così oltre infangando addirittura un rito sacro come il matrimonio e per di più con un monastero come sfondo non poteva che far saltare il buonsenso di qualcuno.

Il vescovo dell'isola, che ha trovato la fotografia tranquillamente esposta su internet, non è riuscito a trattenere la propria rabbia ed il proprio disgusto arrivando addirittura a vietare i matrimoni stranieri all'interno del monastero di San Paolo il cui buon nome è stato infangato dal gesto degli sposini. Dalla fotografia non si riesce a comprendere se il gesto fosse reale o se si trattasse solamente di una simulazione, ma il tutto è bastato per fare intervenire il vescovo dell'isola.

"Una foto simile è un insulto alla religione cristiana e al rito del matrimonio"

Queste le parole che sono state riportate su "Unilad" una testata giornalistica britannica che ha divulgato la notizia per avvisare le numerose coppie che avevano già deciso (o che avevano intenzione di farlo) di festeggiare le proprie nozze sull'isola greca di Rodì.

"Abbiamo ricevuto numerose segnalazioni e telefonate dalle persone che avevano intenzione di celebrare il proprio matrimonio su quest'isola, ma non abbiamo potuto rispondere diversamente in quanto il gesto pubblicato su internet dai loro concittadini è stato un vero e proprio insulto alla religione Cristiana". Con queste parole, il sindaco ha comunicato il suo rammarico per quanto accaduto e per la decisione presa, specificando inoltre che la decisione presa non potrà essere rivista, almeno per il momento. Si tratta di un provvedimento forse drastico, ma che è stato causato dalla stupidità, e forse anche dall'ingenuità, di una giovane coppia di sposi che non ha ben compreso l'importante passo, soprattutto a livello spirituale, che stava compiendo.

Si tratta di una promessa fatta di fronte al cospetto di Dio e che, come giusto che sia, non può essere assolutamente infangata con un atteggiamento del genere che per di più è stato pubblicato con leggerezza sul web.