È del 18 dicembre la notizia del suicidio di Kim Jong-hyun, famoso cantante sudcoreano di 27 anni; il cantante conosciuto con il nome di Jonghyun si è esibito sia come artista solista che con il gruppo SHINee, ha esemplificato il genere noto come K-pop, noto per la sua elaborata coreografia, gli outfit alla moda, skin-baring e diversi stili vocali. La causa del suo suicidio pare sia stata le sue Depressione profonda, dovuta a un rimpianto della sua vita, a una sofferenza legata al suo stile di vita e alla sua solitudine.
Una sua frase molto toccante descrive al meglio ciò che il giovane ragazzo provava: "Sono rotto dall'interno. La depressione che mi ha lentamente mollato mi ha divorato e non ho potuto superarla".
La depressione: caratteristiche e cause
La depressione fa parte dei disturbi dell’umore e si distingue in episodio depressivo (per cui si parla di un singolo episodio transitorio) o disturbo depressivo (se si tratta di un disturbo ripetitivo e di lunga durata). Il disturbo può variare anche in funzione della gravità e si presenta con vari sintomi, tra cui un umore depresso per la maggior parte del tempo, tristezza immotivata, pianti senza una reale o chiara motivazione, una totale mancanza di interesse per tutte le attività che prima provocavano piacere (anedonia), un agitamento o rallentamento psicomotorio, disturbi d’ansia e di panico, tendenza all’isolamento, alla solitudine e alla sedentarietà con una scarsa attenzione alla cura di sé e del proprio corpo, una diminuzione o aumento dell’appetito, pensieri ricorrenti riguardanti il suicidio e la morte ecc.
tutti questi sintomi portano una piccola percentuale di persone al suicidio, perché il peso della sofferenza provata era troppo alto e faticoso da sopportare.
Le cause della depressione possono essere racchiuse in due visioni, una biologica e fisiologica e l’altra psicologica e psicosociale. Le cause biologiche e fisiologiche possono essere ricollegate a una disfunzione che causa dislivelli della serotonina e della noradrenalina nel sangue, con conseguente aumento del cortisolo. La serotonina è il cosiddetto ormone della felicità e una sua oscillazione causa anche cambiamenti nell’umore, per cui, quando è basso l’umore è generalmente basso, mentre quando il livello è alto, l’umore è positivo.
Per questo la depressione si cura attraverso farmaci che aumentano la produzione di serotonina o diminuiscono l’esaurimento nel sangue.
Le cause psicologiche rappresentano i cambiamenti della vita, le fasi di crescita e la maturazione dell’individuo, che provocano una continua ridefinizione di sé e della propria struttura mentale e della propria immagine che ognuno ha di se stesso. Queste fasi di crescita vengono viste come opportunità per la crescita e il miglioramento della propria personalità, ma alcune volte, specialmente quando il carico emotivo o cognitivo di tali cambiamenti è troppo pesante per essere gestito in modo funzionale, vengono vissute come fasi di stallo, fasi in cui si rimani bloccati e da cui non si riesce a trovare via d’uscita.
L’individuo si trova a combattere quindi con i propri limiti, con le proprie difficoltà e con le proprie paure, cercando sia un modo per uscire illeso da questo confronto, sia il modo per ristrutturare le sue caratteristiche in modo funzionale.
La teoria dell’impotenza appresa
Questa teoria è un tentativo volto a spiegare la causa dell’insorgenza di disturbi depressivi. Nel 1978 circa, l’autore Seligman compì degli esperimenti sugli animali e notò che quando erano sottoposti a vivere esperienze negative, frustranti e su cui non possono esercitare nessun tipo di controllo, sviluppano un comportamento simile a quello della depressione umana. A tal riguardo, gli uomini, quando si trovano a vivere esperienze stressanti e frustranti per un lungo periodo, sviluppano un pensiero negativo per cui si percepiscono totalmente incapaci di far fronte a ogni situazione o si percepiscono come causa di ogni problema, anche quando non è oggettivamente così.
Le persone si convincono che, nonostante tutti gli sforzi e i tentativi, non sono in grado di liberarsi dalle esperienze negative, e perciò smettono anche solo di provarci.
A fianco a questa teoria si trova quella formulata da Beck, la teoria della triade cognitiva, per cui quando un individuo sviluppa un pensiero centrato su una visione negativa di sé (quindi si sente sempre in difetto e inadeguato), del mondo (interpreta in modo negativo le interazioni che ha con il mondo circostante) e del futuro (per cui sviluppa una visione pessimistica e totalmente catastrofica del proprio futuro) ha una probabilità maggiore di sviluppare disturbi depressivi.
La depressione è un disturbo complesso che coinvolge varie cause e varie sfere della vita sociale, affettiva, emotiva, sociale e lavorativa ed è fondamentale intervenire tempestivamente per evitare risvolti tragici, compresa la perdita della volontà di rivivere una vita soddisfacente.