The Strangers 2: Prey at Night, adesso in proiezione nelle sale cinematografiche di tutta Italia, è il seguito dell'originale The Strangers del 2008, in cui una coppia (Lyv Tyler e Scott Speedman) viene molestata in casa, dapprima con pesanti scherzi, fino all'invasione e alla violenza vera e propria, esclusivamente per puro e sadico divertimento. I film del genere "home invasion" non sono un filone nuovo nell'horror.
Ricordiamo ad esempio "Funny Games" del 1997 con Tim Roth e Naomi Watts, magistralmente eseguito da Michael Haneke. Nonostante non sia un genere nuovo (ma cosa lo è, ultimamente?) The Strangers e il suo secondo capitolo hanno una marcia in più, riuscendo nel loro scopo: trattenere il pubblico con il fiato sospeso dall'inizio alla fine.
The Strangers 2: Pray at Night è firmato dalla regia di Johannes Roberts (regista di 47 metri), con Christina Hendricks, Bailee Madison e Martin Henderson, ed è distribuito da Notorius Pictures. Protagonisti assoluti sono i temibili strangers della notte, e il buio assoluto...
La trama di The Strangers 2: Prey at Night
Una famiglia decide di partire per una gita per andare a trovare dei parenti che abitano lontano dal luogo in cui vivono. Una bella occasione per trascorrere un po' di tempo insieme e divertirsi. I problemi iniziano quando trovano un'area sosta per roulotte, in apparenza sperduto, e soprattutto abbandonato. Uno strano luogo per un incontro con i parenti, ma questo si rivelerà l'ultimo dei loro problemi, quando con la complicità del buio la loro sosta diverrà un incubo. Sarà infatti un black out a scatenare l'inferno di giochi mortali dei tre stalker mascherati, a cui la famiglia tenterà disperatamente di sopravvivere. Nessun apparente motivo per tanta violenza, solo sadico divertimento.
Ecco perché il film, già dalla prima uscita del 2008, è rientrato tra i cult del genere horror.
La regia di Johannes Roberts ha reso la pellicola impeccabile sotto tutti i punti di vista: colpi di scena nei momenti giusti, suspance, atmosfera, e questo nonostante il genere home invasion sia già noto. La scelta delle colonne sonore anni '80 ha reso l'ambientazione e il genere vicino ai cult più noti, come Venerdì 13, ma anche il filone degli Halloween, dove buoni e cattivi giocano alla rincorsa tra gatto e topo. Il tutto ha contribuito a rendere le scene ancora più inquietanti, da tenere il fiato sospeso per tutto il film.
Curiosità sul set
Per rendere tutto ancora più realistico, i protagonisti hanno chiesto di non conoscere i propri tre "molestatori" fino alla loro prima scena da girare insieme.
Tra le armi, non solo coltelli e pistole, ma asce vere e proprie. Il set è stato creato nel Kentucky, in un terreno vicino ad un aeroporto. A causa di questo, le riprese sono state fatte tra una partenza e l'altra. Per ricreare il set, sono state usate ventidue case mobili, dieci caravan, e un impegno molto sostanzioso per creare tutte le strade, le vie e le infrastrutture che servivano per mettere in scena tutta l'ambientazione.
Il film è un susseguirsi in crescendo di ritmo, azione e scene da cardiopalma. Un ottimo risultato per gli amanti del genere. Buona visione!