Sono giorni molto tesi in Polonia dove il tema caldo è la proposta di legge è la legge "anti-aborto" . È da precisare che i casi in cui è possibile abortire in Polonia sono già molto ridotti; infatti è possibile farlo solo in caso la continuazione della gravidanza possa provocare pericolo per la vita della madre, in caso di malformazione del feto o in caso di gravidanza in seguito a stupro. Se questo disegno di legge fosse approvato, le circostanze che permetterebbero alle donne polacche di abortire sarebbero solo ed esclusivamente quelle per cui la continuazione della gravidanza costituirebbe un pericolo di salute per la madre.
I sostenitori del disegno di legge bocciato dal Parlamento, appartenenti per lo più a movimenti religiosi ed estrema destra, ritengono che il diritto alla vita sia sacro e che, dunque, anche il feto meriti la stessa dignità e diritto di vita spettante ad un essere umano tanto da auspicare una condanna a cinque anni di carcere per le donne e per gli ausiliari che violino la disposizione anti-abortiva.
La maggioranza delle donne polacche si è opposta ed è scesa in piazza in maniera molto vigorosa in questi giorni; la protesta è arrivata anche Bruxelles dove, nei salotti del Parlamento Europeo, un gruppo di attiviste vestite in nero aveva esposto le proprie ragioni evidenziando le molteplici criticità della situazione polacca circa l'interruzione di gravidanza.
La situazione si è sbloccata nella giornata di ieri in cui 352 deputati su 450 hanno votato contro il disegno di legge "anti-aborto" e 18 si sono astenuti. Le proteste delle donne polacche hanno avuto un ruolo significativo tanto che il Ministro dell’Istruzione Jaroslaw Gowin, inizialmente promotore e favorevole al disegno di legge, ha preso le distanze condividendo le ragioni delle donne polacche scese in piazza affermando "Le manifestanti ci hanno fatto riflettere e ci hanno dato una lezione di umiltà”. Il no alla legge anti-aborto è, però, ancora provvisorio in quanto c'è un'ulteriore step da svolgere e cioè il vaglio dell'Assemblea dei Deputati che potrebbe vanificare le manifestazioni e le proteste di questi giorni confermando il disegno di legge.