E' un'operazione che ha raggiunto il boom qualche tempo fa, ma che comunque rappresenta ancora una buona forma d'investimento per far maturare un guadagno sul proprio denaro risparmiato. Stiamo parlando degli investimenti in BTp, un'operazione su cui molti italiani hanno già puntato. Investire in BTp può essere vantaggioso, se si mettono in pratica i giusti comportamenti. Ecco quindi una guida completa su come investire in BTp, su quali sono i vantaggi e qual è il guadagno e il rendimento dell'investire in BTp.
Investire in BTp: come si fa?
La sigla BTp sta per "Buoni del tesoro poliennali" e si differenziano dai BTp Italia e dai (BTp€i) in quanto possiedono un tasso fisso invece che variabile. I BTp possono presentarsi in diverse forme a seconda della scadenza. Generalmente i BTp sono titolo a medio-lungo termine con scadenze di 3, 5, 10, 15 e 30 anni. Come si fa ad investire in BTp?
Basta essere pratici dei meccanismi borsistici per capire come è meglio muoversi. I BTp vengono negoziati sull'unico mercato regolamentato italiano, ossia il MOT (Mercato telematico delle obbligazione). I titoli vengono negoziati al corso secco e la regolamentazione avviene dopo 3 giorni dalla chiusura.
I BTp con scadenza triennale vengono emessi 2 volte in 30 giorni mentre quelli a scadenza quinquennale e decennale sono emessi una volta al mese. Quelli a scadenza di 15 anni e 30 anni sono disponibili trimestralmente. I calendari delle aste sono pubblicati sul sito ufficiale del MEF, mentre la negoziazione è continua: inizia alle ore 9.00 e termina alle ore 17.30.
Investire in BTp: i vantaggi e gli svantaggi
Il principale vantaggio dell'investire in BTp è sicuramente legato al tasso. A differenza degli altri titoli e delle altre tipologie di BTp legati a tasso variabile, su questi a tasso fisso matura una cedola fissa, che permette quindi di avere dei vantaggi a cadenza regolare. Altri vantaggi dell'investire in BTp sono la possibilità di programmazione annuale dei flussi di cassa, avendo a disposizione diverse scadenze e quindi diverse possibilità di investimento e la possibilità di negoziazione degli stessi titoli anche precedentemente la naturale scadenza
Investire in BTp significa quindi programmare i propri investimenti e i propri guadagni, ma è bene prendere in considerazione anche gli svantaggi dell'investire in BTp.
I principali rischi sono il rischio monetario e il rischio di prezzo: nel primo caso l'investitore è esposto ad un prezzo la cui sensibilità è direttamente proporzionale alla lunghezza dell'investimento, mentre nel secondo caso il rischio è correlato al tasso d'inflazione.
Investire in BTp: rendimento e guadagno
Il rendimento e il guadagno dell'investire in BTp matura semestralmente, attraverso cedole fisse posticipate e tenendo in considerazione un eventuale scarto sull'emissione. Per calcolare il rendimento e il guadagno è necessario applicare complesse formule matematiche ma, nel concreto, il guadagno si ottiene in questo modo: inizialmente si investe nel BTp, mentre ogni sei mesi vengono corrisposte le cedole fisse.
Alla scadenza il capitale viene rimborsato e maggiorato dello scarto d'emissione. Per 1000 euro investiti (cifra minima) il tasso annuale che matura è del 3,47% (tasso nominale al 3%).
Sui BTp vengono applicate commissioni in base alla vita residua del titolo e sono ripartite nel seguente modo: 0,15% per i BTp a scadenza triennale, 0,25% per i BTp a 5 anni, 0,35% per quelli a scadenza 10 anni e 15 anni e 0,40% del valore nominale per titoli a scadenza trentennale. Sia sulle cedole che sullo scarto di emissione viene applicata una ritenuta del 12,50%.