Finalmente Papa Bergoglio esprime un suo personale pensiero a proposito del pagamento dell'IMU da parte della Chiesa Cattolica per tutti quegli immobili rimasti vuoti e trasformati in alberghi. Un monito a tutto il mondo cattolico dai vertici più bassi a quelli più alti. Un uomo eccezionale alla guida della Santa Sede finalmente ha avuto il coraggio di parlare con il cuore aperto, in questo momento di grave crisi economica mondiale.
Il forte monito di Bergoglio è rivolto alle tante Congregazioni
Cosa dice Bergoglio, a proposito della tassa sugli immobili? 'Se convento diventa hotel paghi l’Imu. In strutture vuote la tentazione del dio denaroì. Una forte esclamazione piena di passione e sincerità. Per tanti anni la Chiesa ha approfittato della sua posizione e del suo prestigio per evitare quello che tutti i cittadini, almeno quelli onesti, pagano. Un forte monito poi è rivolto, in questa frase, alla tentazione del denaro fatto con troppa facilità. Il Pontefice rivolge la maggiori critiche a molte congregazioni, le quali hanno trasformato tanti conventi o strutture simili in veri e propri hotel di lusso con l'insegna del crocifisso che campeggia in primo piano.
Questa considerazione rappresenta un atto di pura verità e trasparenza da parte del rappresentante più importante del mondo cattolico e il fatto che queste parole siano state pronunciate pubblicamente, si riempie di molti significati: sembra proprio una 'denuncia' per tutti quei rappresentanti della Chiesa che si sono macchiati, peggio dei politici, di reati legati al denaro in nome di Cristo e del business.
Dopo i lunghi anni di silenzio, adesso però l'urlo del Papa sembra tuonare ancora più forte. Questo tema, infatti, è stato da molto tempo tenuto in sordina e l'opinione pubblica è stanca di sentire certe notizie dai media circa le condotte non sempre trasparenti e pulite di certi protagonisti porporati che fanno molto i manager e poco il proprio lavoro.
Il problema era venuto a galla questa estate, con i vertici gerarchici ecclesiali che avevano gridato allo scandalo quando il Governo aveva tentato di proporre il pagamento dell'IMU anche per le strutture religiose. Lo stupore dei prelati e degli uomini di Governo della Chiesa hanno sin da subito ammonito la compagine governativa gridando all'indignazione. E' vero che molte scuole paritarie e cattoliche, governate e sorrette dalle congregazioni, prime tra tutte quelle dei salesiani, rischiano di chiudere perché, non potendo pagare questo balzello, dovrebbero aumentare vertiginosamente le rette scolastiche a danno delle famiglie e dei loro bilanci familiari.
Molte scuole paritarie stanno chiudendo per la mancanza di docenti
Ma un'altra verità sta finalmente emergendo e riguarderà la prossima chiusura di molte istituzioni scolastiche religiose o cosiddette paritarie- Molte di queste scuole purtroppo dovranno chiudere non per colpa della tassa sugli immobili, almeno non solo per questo motivo, ma per la mancanza di personale docente. Molti insegnanti, infatti, prima dell'entrata in vigore della Legge 107/2015 insegnavano presso le istituzioni scolastiche paritarie sapendo di non percepire nemmeno lo stipendio. La loro priorità, infatti, era quella di prestare il loro servizio per ottenere i cambio il relativo 'punteggio' e, cumularne tanto, significava avere più possibilità di scalare quante più posizioni utili nelle Gae.
Con l'entrata in vigore della Buona Scuola questo problema si è finalmente risolto e vista la mancanza in molte regioni settentrionali d'Italia di insegnanti abilitati, molti di questi preferiranno trasferirsi altrove pur di lavorare nella scuola statale con una cattedra a tempo indeterminato.