Ancora una volta l'Ape di Matteo Renzi è stato confermato: il tanto atteso anticipo pensionistico potrebbe essere incluso nella Legge di Stabilità. È quanto emerso negli ultimi confronti che dovrebbero portare alle misure definitive da includere nella nuova legge di Bilancio.
Anticipo pensionistico in Legge di Stabilità
Come annunciato più volte, l'anticipo pensionistico consentirebbe a migliaia di lavoratori di lasciare il lavoro a partire dai 63 anni di età anagrafica erogando una sorta di prestito con l'ausilio di banche e Istituti di assicurazione da restituire in piccole rate nel momento in cui vengono raggiunti i requisiti per la pensione piena.
I sindacati si sono sin da subito dimostrati contrari alla proposta di legge che comporterebbe un ulteriore penalizzazione visto che i lavoratori sarebbero costretti a sopportare una sorta di mutuo ventennale.
Il parere delle parti sociali importa ben poco visto che l'Ape ha suscitato la maggior parte dei consensi e con molta probabilità verrà inseriro nella manovra che entrerà in vigore a partire dal 2017. Resta ancora da definire la categoria dei lavoratori che potranno accedere al beneficio. La proposta, infatti, sarà valida per i lavoratori iscritti ad assicurazione generale obbligatoria, per gli artigiani e i coltivatori diretti.
I lavoratori che si trovano in condizioni economiche di bisogno quali disoccupati, invalidi, lavoratori con carichi familiari e coloro che assitono familiari disabili, invece, sarebbero esonerati dalla restituzione del prestito. I lavoratori che decidano di uscire volontariamente, andranno incontro ad un taglio che va dal 5 al 7% per ogni anno di anticipo dell'età pensionabile.
Trovare un accordo anche sui precoci
La proposta risulta appetibile ed entro la prossima settimana si dovrà raggiungere l'accordo sulle misure che dovrebbero salire sul treno della Stabilità. Da chiarire ancora gli aspetti riguardanti i lavoratori precoci e lavori usuranti, gli esodati e la proroga del regime sperimentale donna che ancora non hanno ricevuto risposta. Ciò induce a pensare che con molta probabilità potrebbero essere ripresi in un secondo momento.