L'udienza preliminare inizierà nei prossimi giorni, all'inizio del mese di febbraio, ma sugli imputati gravano accuse pesanti. Intanto per Edoardo Novella, nato trentasette anni fa a Bollate, in provincia di Milano, si sono aperte le porte del carcere sia pure in via cautelativa, per effetto dell'ordinanza messa in atto dal Centro operativo della Direzione Investigativa Antimafia di Milano.
Il provvedimento era stato confermato pochi giorni prima dalla Corte di Cassazione.
La famiglia
Edoardo Novella è figlio di Carmelo che, stando a quanto riferito dalla stessa Dia, era reggente della struttura di 'ndrangheta battezzata proprio con il nome della regione dove operava: "Lombardia". Carmelo Novella ha perso la vita il 14 luglio 2008 in un agguato a San Vittore Olona, in provincia di Milano. Anche il fratello di Edoardo è implicato negli affari loschi e illegali: Vincenzo, che veniva chiamato “Alessio”, si trova già in carcere con una condanna per reati di mafia. Il nome di Vincenzo "Alessio" è stato legato al processo Infinito.
Le operazioni
Le indagini sono iniziate con le operazioni “Linfa” e “Kerina 2” il cui esito ha portato all'arresto alcuni mesi fa di tredici persone, tutte di origini calabresi. La situazione conferma ancora una volta come la Lombardia sia una regione dove la presenza della 'ndrangheta è riuscita a diventare sempre più pervasiva e spesso riesce a inserirsi anche a livello politico (nel mese di settembre un'altra indagine ha visto il sindaco di Seregno accusato di corruzione).
Gli arrestati erano coinvolti in un giro di droga, che prevedeva in particolare la detenzione e il traffico di partite consistenti di cocaina, marijuana ed hashish. In questo sodalizio, Edoardo Novella ricopriva un ruolo organizzativo rilevante ed aveva anche messo a disposizione i locali di una società a lui riconducibile per esercitare l'attività criminosa.
La droga sequestrata
Facendo ricorso alle intimidazioni e operando in collegamento stretto con la 'ndrangheta, il gruppo si era imposto sul territorio, affermando la supremazia per il traffico degli stupefacenti. L'organizzazione criminale è stata sgominata grazie a indagini complesse sia da punto di vista tecnico che dinamico. Nell'operazione sono stati sequestrati oltre 150 chilogrammi delle varie droghe. I giudici hanno confermato tutti i provvedimenti di sospensione della libertà personale a carico dei soggetti indagati.