Passano i mesi, passano le stagioni, ma la querelle relativa alla questione concernente il pagamento del bollo sulle auto storiche da 20 a 29 anni, continua a tenere alta l'attenzione di numerosi appassionati e addetti ai lavori, personalmente interessati dalle vicende concernenti l'intricata questione. Da quando la legge di stabilità, approvata lo scorso mese di dicembre, ha fatto venire meno l'esenzione dall'odiato balzello automobilistico per quanto riguarda le auto da 20 a 29 anni, tanto è stato detto e tanto è stato scritto sulla questione che appare oramai come un qualcosa di infinito.

Fin dagli inizi, e cioè da quando i possessori di auto di questo tipo hanno mostrato tutta la loro rabbia  e perplessità per l'aumento delle spese per il mantenimento dei propri cimeli automobilistici, le prese di posizione di politica e associazioni di categoria si sono sprecate. 

Tante chiacchere dalla politica ma zero risultati

Tuttavia, nonostante ciò, niente è cambiato e alla fine, per quest'anno, la stragrande maggioranza dei possessori di auto d'epoca ha dovuto pagare il tributo regionale derivato dallo Stato. Nulla hanno potuto i vari consiglieri regionali, che nel corso dei mesi hanno cercato di far sentire la loro voce, schierandosi apertamente dalla parte dei possessori dei veicoli storici. Infatti, il governo centrale è stato irremovibile nel non cambiare idea e anzi, attraverso i tecnici del Ministero dei Trasporti, ha scoraggiato qualsiasi intervento sostitutivo da parte delle Regioni, sostenendo che la norma statale non può essere modificata dalla Regione, che si deve semplicemente limitare a fare pagare il bollo

Settembre mese di protesta delle associazioni

Nei prossimi giorni sono attese delle proteste, che si svolgeranno a Roma e Napoli, organizzate dai rappresentanti delle categorie interessate e danneggiate dall'attuale normativa, che chiedono un ripristino delle agevolazioni precedenti. Questo per non far morire un settore in forte agonia. Basti pensare a quanto sono aumentate le rottamazioni di veicoli di età superiore ai 20 anni da quando è entrata in vigore la nuova normativa.