Importante incontro ieri pomeriggio a Torino tra la dirigenza del gruppo FIAT Chrysler Automobiles e i rappresentanti dei sindacati metalmeccanici che hanno firmato il contratto dell'auto con il noto gruppo automobilistico. Per Fiat Chrysler erano presenti l'amministratore delegato Sergio Marchionne , il resposanbile dell'Area Emea Alfredo Altavilla e Pietro De Biasi, responsabile Fca per le relazioni industriali.
La riunione con le parti sindacali ha avuto inizio verso le 17 e si è conclusa intorno alle ore 19. Nel corso di questo faccia a faccia i vertici di Fca hanno ribadito l’obiettivo di lanciare sul mercato tutte le nuove vetture del Biscione non più entro il 2018 come era stato annunciato in un primo momento, bensì entro il 2020, come è stato chiarito dallo stesso Marchionne a Londra nello scorso mese di Gennaio.
Entro il 2018 addio alla cassa integrazione negli stabilimenti di Fca
L'obiettivo prefissato da Marchionne e soci rimane quello di arrivare alla piena occupazione negli stabilimenti italiani di Fiat Chrysler entro l'anno 2018. Dunque entro quell'anno dovrebbe cessare la cassa integrazione, che attualmente caratterizza i vari stabilimenti del gruppo italo americano nel nostro paese.
Tutti i maggiori poli produttivi italiani saranno infatti interessati da importanti lanci. A Cassino è già partita da qualche giorno ufficialmente la produzione della berlina Alfa Romeo Giulia. Questa entro fine anno sarà seguita da quella del primo Suv Alfa Romeo Stelvio.
La situazione nei vari stabilimenti
Anche a Pomigliano, Sergio Marchionne avrebbe assicurato che entro fine anno, accanto alla Fiat Panda sarà prodotto un nuovo veicolo targato Alfa Romeo. Mirafiori e Grugliasco nei prossimi anni beneficeranno dei nuovi modelli di Maserati. A Mirafiori infatti è già iniziata la produzione del Suv Maserati Levante. Negli Stabilimenti di Melfi e Sevel continuerà ad essere assicurata anche per i prossimi anni la piena occupazione. Infine anche nello stabilimento di Modena, dove attualmente viene prodotta l'Alfa 4C, presto potrebbe avvenire la produzione di un altro modello di nicchia.