Sono passati più di tre anni da quella infausta data in cui la legge Fornero sotterrò i diritti di migliaia di lavoratori che avevano quasi raggiunto i requisiti per andare in pensione. Qualcuno li aveva anche totalizzati per intero, ma il governo Monti relegò tutti in un cantuccio per fare piacere alla Commissione Europea. Fu deciso che a salvare l'Italia dal default dovessero essere loro, i pensionati.

In rete è tangibile la rabbia dei pensionati e di quella parte che la legge Fornero ha congelato in un limbo senza tutele.

La lettera di un pensionato bolognese

Capita spesso di trovare missive di questo genere navigando in rete e sui social. Quando non ci si trovano insulti, il tenore dello scritto è improntato a sentimenti di delusione e rassegnazione. Uno di loro scrive che ha lavorato fino a sette anni fa ed oggi, a 77 anni, si ritrova con una misera pensione di 500 euro al mese. Non riesce a vivere degnamente e se questo è toccato a lui figuriamoci ai giovani di oggi, per i quali un recente studio ha segnalato come le future Pensioni rischino di essere ancora più basse.

Ma di mettere mano alla riforma per innalzare gli assegni non se ne parla.

Quella settima salvaguardia che non arriva

Ogni giorno assistiamo a manifestazioni di interesse a lavorare alla stesura di una settima salvaguardia che miri a tutelare gli oltre 40.000 esodati rimasti ancora fuori. Ma l'esercito si è anche ingrossato perché inusitatamente le DTL stanno respingendo diverse domande per avere la sesta salvaguardia. I sindacati denunciano che siano 10.000 coloro che hanno bisogno di un altro provvedimento di tutela. Minoranze dem e altri partiti di opposizione si prodigano in ipotesi di piani di pensionamento anticipato e a più riprese sollecitano il governo a introdurre maggiore flessibilità per i pensionamenti anticipati.

Fino adesso la politica continua a mancare al suo dovere e a alla sua responsabilità di porre rimedio alla violazione del diritto alla pensione degli esodati non salvaguardati. Sarà mica perché stanno pensando di fare come in Grecia dove Tsipras ha promesso alla Ue di abolire i pensionamenti anticipati?