La mobilità 2017 sarà l'argomento principale di discussione alla riapertura del confronto tra il Miur e i sindacati. Sul tavolo delle trattative ci saranno i punti concernenti i trasferimenti da Scuola a scuola, la modifica della tabella di valutazione titoli e la deroga al vincolo triennale. La Buona Scuola inciampa sulla mobilità dei docenti neo assunti perché sottrae cattedre agli oltre 45.000 docenti residuali in Gae, scoraggia i trasferimenti di quelli meridionali per l'alto costo della vita al nord e mina pesantemente la continuità didattica a causa delle sostituzioni di molti insegnanti a metà dell'anno scolastico.

Vincolo triennale

All'incontro che si terrà il 28 dicembre tra le OO.SS. e il Miur, al nuovo ministro Valeria Fedeli verrà proposto di ratificare un accordo sulla deroga al vincolo triennale di permanenza sul 50% dei posti per non pesare eccessivamente sulla condizione di precarietà dei docenti ancora nelle Gae. Se venisse accolto la mobilità 2017 avverrebbe per il 50% dei posti disponibili, destinando la quota residua ai futuri scorrimenti in ruolo dei docenti in Gae. Resta da definire la questione della trasformazione dell'organico di fatto in organico di diritto che, nell'ipotesi in cui il Mef certificasse l'effettiva disponibilità di risorse necessarie, renderebbe molto più veloce lo smaltimento delle Graduatorie ad Esaurimento.

Tabella valutazione titoli

I sindacati chiederanno di equiparare il punteggio pre-ruolo, ad oggi di tre punti per i primi quattro anni, (due punti per i successivi quattro) a quello di ruolo che ne vale 6. Sul servizio pre-ruolo, come è noto, si è sviluppato negli anni un contenzioso che ha dato ragione ai docenti. I tempi sono dunque maturi per provvedere ad eliminare questa differenza nei punteggi.

Del resto al riguardo si può vedere quanto dispone l'art.485 comma 1 del T.U. In materia di istruzione (Dlgs.279/94). La modifica non riguarderà le Graduatorie interne di Istituto.

I trasferimenti indotti dalla mobilità

L'intenzione è quella di consentire i trasferimenti da scuola a scuola, aggirando in tal modo la questione della chiamata diretta e degli ambiti. Si cercherà di estenderla anche alla mobilità interprovinciale. In pratica verrà chiesto di correggere una delle principali storture introdotte dalla Legge 107.