Da circa 20 anni, la questione del Sud Italia è uscita dall'agenda della politica: le vaghe promesse fatte ad oggi, non hanno visto che pochissime realizzazioni. E' impressionante il dato trasmesso dalla Svimez relativo alla povertà nel Mezzogiorno: "il 40% delle persone è al di sotto della soglia di povertà contro il 13% del Nord Italia, Il Premier Renzi ha dichiarato al Mattino del 3 agosto 2015: " sul Sud basta piagnistei, rimbocchiamoci le maniche".
E' stata una bella notizia perchè ha significato che il Governo, finalmente, con molto ritardo, si è accorto che vi è anche il Sud del paese che ha bisogno di misure urgenti, indirizzate nel verso giusto, per mettere in moto le leva dello sviluppo. Non solo ma il Sud è il luogo dove si possono mettere a segno ottimi risultati in alcuni settori importanti, come turismo ed agricoltura.
Il Sud: punto di partenza per lo sviluppo italiano
Quale il progetto politico per questa iniziativa: non certamente l'aumento dei forestali o degli impiegati del Comune, nè tanto meno sussidi a pioggia. E' la volta buona di tirare fuori il progetto politico "serio" del governo, per questo intervento, che sicuramente si deve basare e partire dai Comuni:
- Mettere ordine nei comuni riunificando tutti quelli limitrofi con un numero di residenti inferiore a 1200 abitanti.
- Stabilire per Legge il numero massimo di personale che un Comune può consentirsi per un normale funzionamento dell'amministrazione. Naturalmente gli esuberi, senza licenziamenti, da mettere in mobilità per essere poi spostati là dove necessari e richiesti.
- Incentivare con finanziamenti a tasso molto agevolato tutte le aziende che riescono a recuperare e creare posti di lavoro nel settore turistico ed agricolo.
E' noto a tutti che il Sud ha spiagge tra le più belle d'Italia, alcune delle quali inesplorate come quelle del Cilento. In agricoltura il Sud possiede i migliori terreni per sviluppare coltivazioni primarie, e per impianti di aziende per la lavorazione del latte e la conservazione di verdure e frutta.
Occorre coraggio e volontà del Governo per realizzare il progetto, attingendo in gran parte alle risorse disponibili nel Sud.
Una certezza: il Mezzogiorno d'Italia determinerà il futuro sviluppo politico italiano
E' l'ultima opportunità per il PD per impedire che, alla prossima tornata elettorale, il comando passi nelle mani di "Beppe" il quale con pochissimi mezzi, il risparmio dei suoi deputati, ha saputo dare l'avvio all'attività di 100 piccole imprese e la costruzione di una strada. Gli elettori sono molto attenti. La propaganda non paga, ci vogliono i fatti. Con questo mio articolo siamo partiti dai Comuni, nel futuro parleremo delle Regioni e nel frattempo pensiamo ad una leggina che ponga un freno alle spese facili delle stesse.
Comunque una cosa è certa: per il Sud non c'è bisogno del Ministero del Mezzogiorno poichè le misure da mettere in atto possono essere facilmente gestite dalla presidenza del Consiglio a mezzo di un Sottosegretario. A partire dall'unità d'Italia, il Sud è stato sempre svantaggiato e illuso da promesse vaghe: il suo Tesoro, a suo tempo, servì a pagare i debiti dei piemontesi, e siamo ancora in attesa al Sud delle promesse a suo tempo fatte. Continueremo su questo tema.