Il primo provvedimento a firma Di Maio non piace all'ex presidente Berlusconi. Secondo lo stesso, il 'DecretoDignità' danneggia gli imprenditori. Secondo, invece, il Ministro Di Maio, il Dl guarda con attenzione alla categoria meno abbiente, che ha maggiore bisogno di protezione: difatti il decreto stesso non è al servizio delle lobby. Il provvedimento viene valutato da FI con molta diffidenza, di sinistra, e spinge la Lega a differenziarsi dal M5S. Non è una novità: tra Lega e M5S vi sono molte differenze, ma le stesse rappresentano la forza di questo Governo, che basa la sua azione sul contratto stipulato tra le parti.

Silvio Berlusconi, in una lettera al corriere della sera, ha attaccato il ministro del Lavoro e si dice preoccupato. Le perplessità gli derivano dal contenuto del decreto, che per lo stesso Berlusconi non agevola le imprese e impedisce l'uso dei voucher.

Richiesta di modifica

La lega ha chiesto la modifica del testo in aula. Per Di Maio è possibile, se gli interventi richiesti migliorano le condizioni di precarietà del testo stesso. Per la chiarezza, i voucher erano nati con uno scopo preciso. Si trattava di regolarizzare alcune categorie di lavoratori 'anomale', come le badanti ed altre figure particolari. Strumento utilizzato non per sfruttamento, ma per tutelare alcune categorie senza protezione.

FI, con questa polemica, sembra voglia aprire un varco tra l'elettorato leghista del Nord, accreditandosi la loro tutela. Certo, sarà molto complicato per la Lega, se vuole essere alleata del M5S e al tempo stesso di FI. Per motivi politici, quello che può andare bene all'uno è in contrasto con quello dell'altro.

Delimitare il campo di applicazione

Nella passata legislatura, l'utilizzo dei voucher è stato oggetto di molte polemiche. Si tratta di individuare il campo di applicazione degli stessi, con confini ben netti, per evitare eventuali abusi. La finalità principale di questo provvedimento, è quello di tutelare le categorie particolari ed evitare al massimo il precariato.

Forse l'imprenditore risparmia qualche soldino con l'utilizzo dei voucher, sarà contento perché aumentano gli utili, ma in cambio non offre nulla di concreto ai nostri giovani. Secondo le ultime statistiche siamo agli ultimi posti per natalità: molto complicato programmare una famiglia, con figli e una casetta, anche piccola. Viviamo veramente nel paese dei sogni.