Da studi condotti da ricercatori in vari campi della scienza, quali psicologi, biologi, medici ma anche economisti, è emerso che le Emozioni, al pari delle malattie, possono contagiare. Queste sono determinate da diversi fattori volontari ed involontari nella vita delle persone, come il lavoro, il denaro, il successo, le relazioni affettive.
Stessa stanza, stesso stress
Infatti le emozioni positive come quelle negative influenzano chi si ha vicino, tanto da segnare i nostri comportamenti e la nostra vita.
Dall’analisi effettuata su un gruppo di studenti universitari è emerso che coloro che condividevano la stanza con un compagno depresso, correvano il rischio di essere “contagiati” dalla negatività di questi ultimi.
Inoltre è stato dimostrato che non necessariamente bisogna conoscere chi si ha davanti per essere influenzati dalle emozioni di costui. Infatti anche un perfetto sconosciuto che si trova in una situazione d’ansia può far salire il livello di cortisolo, (ormone prodotto dalle ghiandole surrenali che si attiva in situazioni di stress), della persona che ha accanto.
Nonostante i cambi evoluzionistici che ha subito la specie umana, molti comportamenti ed atteggiamenti perdurano ancora tutt’oggi.
In passato quando l’uomo era cacciatore e nomade le situazioni di stress e d'allarme servivano per la sopravivenza della propria vita e quella della tribù. Oggi questi falsi allarmi non sono più così utili da tenerci continuamente in allerta. Sono diventati dei problemi che possono portare malattie quali stati d’ansia, panico ed stress.
Un grave errore
Un altro problema che è stato esposto facendo studi sugli stadi ansiosi è l’errore di credere che passando le preoccupazioni o lo stress ad altri si possano trovare prima le soluzioni. Questo modo di pensare è totalmente errato in quanto caricare qualcun altro dei propri problemi non aiuta a risolverli. Con questo tipo di atteggiamento si cerca di alleggerire soltanto la situazione scomoda che si sta vivendo senza fare niente al riguardo.