"Le cose cambiano, eccome se cambiano". È questo il tormentone del momento lanciato da Simona Ventura con la sua nuova trasmissione "selfie, le cose cambiano", arrivata già alla seconda puntata. Molte sono le critiche però che imperversano in questi giorni. La prima edizione del programma era passata un po' in sordina, considerata una trasmissione come altre, con l'obiettivo di fare ascolti rivolgendosi al grande pubblico. La seconda edizione è cominciata con alcuni cambiamenti nel cast e l'entrata dell'inviata speciale Belen Rodrìquez.
Dal punto di vista degli ascolti, la seconda puntata ha ottenuto solo il 15% di share e le critiche sono piovute sul programma e sulla conduttrice. Critiche anche alla tv che l'ha trasmessa, che anche se commerciale come canale 5 dovrebbe offrire qualche programma più interessante.
Selfie, la difficoltà di trasformare in successo una trasmissione
Sono molti gli elementi che fanno sì che un programma tv abbia successo. Non è affatto facile pensare e far funzionare una trasmissione, anzi è molto facile cadere nella banalità e nel disinteresse. Da alcuni anni molti parlano di televisione spazzatura, riferendosi a programmi commerciali basati su gossip e banalità solo per fare audience.
In realtà nel confezionare un programma ci si basa molto su ciò che attira il pubblico, su ciò che al pubblico piace. E alla gente piacciono le storie, soprattutto quelle a lieto fine, il gossip e le uscite sensazionali. Molti pensano che la televisione di un tempo non ritornerà più. Fanno eccezione i quiz, che stimolano l'intelligenza e riescono a diffondere la cultura attraverso le domande in modo simpatico e leggero.
Selfie punta sullo spettacolo
Il format del programma condotto da Simona Ventura è senza dubbio quello degli ultimi anni, quello che molti definiscono spazzatura. Per arricchire trasmissioni come Selfie, le si riempie di ospiti importanti chiamati giudici, mentori e inviati speciali. La presenza di Tina Cipollari e di Platinette è un chiaro segno della volontà di fare spettacolo.
I due personaggi infatti sono noti per la loro stravaganza e l'originalità delle loro uscite. Un programma è anche spettacolo, altrimenti rischia di annoiare. Il punto centrale del programma sono le storie delle persone, altra caratteristica del solito format. Nulla di male perché le storie piacciono alla gente, poiché è facile identificarsi con le persone.
I pro e i contro di Selfie
Selfie senza dubbio ha bisogno di essere migliorato. Può essere considerato banale, ma le storie portate da quelle persone che si rivolgono alla trasmissione, ci appartengono. Spesso si tratta di gente che ha un difetto fisico e che non si piace e per questo ha dovuto subire offese. Il bullismo è sempre esistito anche se in forme diverse.
Bullismo è anche una sottile pressione psicologica che ci colpisce sul lato debole, ferendoci e facendoci sentire nullità. Se non altro, questo programma per molti rappresenta un'occasione, una spinta per liberarsi da antiche convinzioni, per guarire dalle ferite e sentirsi bene con se stessi. Un motivo per sbocciare, per redimersi, per riscattarsi e innalzarsi in volo sotto gli occhi di chi è abituato a demolire e denigrare gli altri solo per il gusto di farlo. Le cose cambiano, eccome se cambiano!