Si è conclusa dopo sette ore la manifestazione, pacifica, di una settantina di migranti che hanno protestato ieri, 4 aprile, per le vie della città di Cagliari, paralizzando il traffico nella centrale Via Roma. Sono dovute intervenire le forze dell'ordine in assetto anti-sommossa per mantenere calma una situazione che poteva degenerare. Non sono mancati infatti i momenti di tensione fra manifestanti ed automobilisti i quali hanno sfogato tutta la propria rabbia in un pomeriggio quasi estivo.

Dopo una lunga trattativa, saggiamente guidata dalla questura, in serata la situazione è tornata alla normalità, i migranti sono stati invitati a salire su un bus del servizio pubblico e rientrati nell'albergo-alloggio a loro destinato in zona Pirri.

Cosa chiedono i migranti

La discesa in piazza da parte dei migranti ha nell'intenzione di lasciare l'isola, per mete del nord-Europa, il denominatore comune. Non è più un mistero che l'isola sia utilizzata spesso come centro di prima accoglienza per fronteggiare complicate emergenze i cui tempi di permanenza però raggiungono, a causa di una burocrazia lumaca e discutibili politiche di gestione dei flussi migratori, tempi lunghi alla base di manifestazioni come quella andata in scena ieri nel capoluogo sardo.

Le reazioni politiche

Nella serata di ieri la Regione Sardegna, guidata da Francesco Pigliaru (PD), ha emesso un comunicato col quale lancia un monito alle istituzioni nazionali: ”La Regione Sardegna segue e monitora da vicino, in proficuo coordinamento con la Prefettura e il Ministero dell'Interno, l'evolversi della situazione che riguarda i migranti e le situazioni di disagio che si stanno verificando a Cagliari. Pur riconfermando con chiarezza e senza ripensamenti la propria politica di accoglienza, pretende però il rispetto delle regole e non ritiene accettabile che si creino disagi per la cittadinanza, specie nel momento in cui sono pienamente operative sul campo numerose risorse umane dedicate e mediatori culturali che stanno svolgendo al meglio il loro lavoro.” Getta acqua sul fuoco Massimo Zedda, sindaco di Cagliari e candidato per il centro-sinistra alle prossime elezioni cittadine: "Non possono costituire un problema visto che a Cagliari, in Sardegna e in Italia, ne arrivano molti meno che nel resto d'Europa”.

Dura la reazione di Matteo Salvini (Lega Nord) che ricorda l'episodio con un intervento sulla propria pagina facebook: ”70 clandestini stanno bloccando le strade di Cagliari. Rifiutano di farsi identificare e vogliono andarsene dalla Sardegna. Io li accontenterei: prenderli di peso, caricarli su due autobus e imbarcarli sul primo aereo per rispedirli a casa loro!”.