L'ambiente e il pubblico hanno ammirato una sfida d'altri tempi al San Paolo. Gli ingredienti per un grande match che ha messo a confronto due scuole di calcio certificate a livello europeo hanno fatto crescere l'adrenalina e il campo non ha deluso le attese. Ha vinto il Manchester City, ma il Napoli ha di che essere soddisfatto per almeno due ragioni. La prima è prettamente legata al proseguo in Champions, e recita che il Napoli può ancora essere presente a marzo. Basterà vincere contro lo Shakhtar nel match, che a questo punto si prospetta della "vita", di ritorno e confidare nella serietà dei citizen nell'ultima gara del girone, naturalmente i ragazzi di sarri dovranno compiere il proprio dovere in terra d'Olanda contro il Feyeenord.

La seconda ragione è la lezione acquisita in questa sfida. Bisogna essere pienamente consci del fatto che a far la differenza è stata proprio l'esperienza in campo internazionale, sia a livello di club che di guida tecnica, a favore degli inglesi che nel momento di difficoltà hanno saputo riorganizzare le idee e fronteggiare i primi 20' da "urlo" della capolista in Serie A. Oltre alla gestione del pallone i Guardiola's boys hanno saputo soffrire e colpire, nella ripresa, proprio nel momento in cui il Napoli cercava l'affondo decisivo.

Altro fattore che non si può tralasciare è la panchina lunga di cui l'ex tecnico del Barcellona dispone. Basti pensare ai gioielli mandati in campo a gara in corso.

Oltre a Gabriel Jesus, entrato nel finale, come non levarsi il cappello di fronte a due fenomeni che in comune hanno tecnica e cognome, il riferimento è allo spagnolo David Silva e al brasiliano Bernardo Silva. Il loro ingresso ha innalzato esponenzialmente il livello tecnico del Manchester City consentendo di nascondere la palla al Napoli con un possesso palla prolungato culminato nel quarto gol di Sterling a tempo scaduto.

In conferenza stampa come non esser d'accordo con le dichiarazioni del tecnico del Napoli che ha messo l'accento sul pesante infortunio occorso a Ghoulam. Ed è una verità difficilmente contestabile che l'infortunio dell'esterno ha rotto quell'incantesimo ammirato nella prima parte di gara. Come scritto nulla è perduto e c'è da scommettere che Sarri farà tesoro di questa sconfitta per il futuro.

Un'eventuale eliminazione dalla Champions League non cancellerebbe comunque l'impianto di gioco stellare costruito in questi anni che al momento consente ai campani di guardare dall'alto in basso tutte le rivali in Serie A.