Non è solo il cielo coperto a rendere la mattinata nera a Roma. Con lo stesso umore si sveglia l'Assemblea Capitolina, che da segni di un primo malcontento. Un post, quello di ieri 15 settembre di Roberta Lombardi, deputata del Movimento 5 Stelle, scritto su Facebook, chiede più “trasparenza” al sindaco Raggi e la esorta a pubblicare i “pareri dell'Anac in suo possesso sulle nomine di Marra e Romeo”.
Sembra un deja vù, lo stesso che ha portato alla caduta del precedente sindaco Ignazio Marino, con le dimissioni in blocco dei consiglieri Pd.
La reazione della prima cittadina non si è fatta attendere. Chiama Beppe Grillo (così pare, ma il Campidoglio non conferma) per chiedere un post di difesa “Altrimenti io lascio, così è davvero impossibile andare avanti”. L'appoggio non le viene negato. Infatti poche ore dopo: “Giù le mani da Virginia”. Un post difensivo, ma che svela quasi un duplice significato: “Raggi è stata votata da 770.564 cittadini per realizzare il programma del M5S e tutto il Movimento la sostiene perché lo porti a compimento”- si legge nel post - “Con Virginia sindaco e i nostri principi come guida faremo di Roma la più bella Capitale del mondo”.
Quasi a voler dire: “Se Raggi segue le linee del M5s, nessun problema”
La giunta al momento sembra spaccarsi: se da un lato può contare una manciata di “fedelissimi” tra i consiglieri comunali, tra cui spuntano i nomi di Monica Montella, Fabio Tranchina, Angelo Sturni, Marco Terranova, Pietro Calabrese e Alisia Mariani; dall'altro lato sembra già pronto un gruppo disposto, in caso estremo, a sfiduciarla in Aula, dove si possono contare già 12 firme, che con il tempo potrebbero aumentare.
Certo la situazione al momento non sembra delle migliori per la prima cittadina. Sul fronte giudiziario, delicata è la posizione che la vede accanto a Paola Muraro, l'attuale assessore capitolino all'Ambiente che la Raggi è in procinto di sostituire. Situazione che potrebbe peggiorare nel caso in cui dalla Procura non le venga contestato il reato di abuso d'ufficio per le nomine fatte finora.