Secondo uno studio svolto all’Ohio State University College, i bambini in età prescolare che vanno regolarmente a letto entro le 20:00 hanno molta meno probabilità di diventare adolescenti obesi rispetto ai bambini che vanno a dormire tardi la sera. Stabilire una routine da rispettare, secondo Sarah Anderson, autore principale e professore associato di epidemiologia, è qualcosa di concreto che le famiglie possono fare per ridurre questo rischio; questo ha dei concreti effetti positivi sul comportamento e sullo sviluppo sociale, emotivo e cognitivo del bambino.

Il peso dei bambini è diventato un problema

Soprattutto negli Stati Uniti, dove l'eccesso di peso nei bambini è un grave problema di salute, circa il 17 %  di bambini e adolescenti sono obesi, secondo gli ultimi dati del Centers for Disease Control and Prevention.

I ricercatori, che hanno studiato 977 bambini sani nati in 10 siti diversi degli Stati Uniti nel 1991, hanno riscontrato che andare a letto in orari sregolati in età prescolare ha influito sulla salute di questi ultimi. Infatti,  solo 1 su 10 dei bambini abituati ad andare a letto presto sono diventati poi adolescenti obesi, rispetto invece al 23 per cento di coloro che sono andati a letto tardi.

Anderson e i suoi colleghi hanno inoltre esaminato le interazioni tra le madri e i loro bambini registrando un nesso tra i fattori di sostegno materno e la mancanza di ostilità. Questo perché il clima familiare può influenzare la routine quotidiana dell’andare o meno a letto in un orario accettabile.

I risultati sono stati chiari

I bambini che sono andati a letto tardi e le cui mamme avevano i punteggi più bassi di sensibilità nei loro confronti hanno registrato il più alto rischio di obesità. Certo mettere un bambino a letto presto, non garantisce subito il un sonno profondo, ha detto Anderson, ma ciò che importa è stabilire una routine da rispettare.

Lo studio non rispondere però alle domande su come il tempo e la qualità del sonno si intreccia con una varietà di altri fattori che possono contribuire ad aumento di peso durante l'infanzia, tra cui l'attività fisica e l'alimentazione, poiché come ha specificato Anderson questa ipotesi rimane un'area attiva di ricerca ancora aperta.