La crisi economica italiana ha sicuramente inciso negativamente sui livelli di occupazione giovanile del Paese. Le industrie chiudono, il personale viene licenziato e le risorse da destinare alle risorse umane sono sempre meno. L'obiettivo principale delle aziende italiane è quello di sopravvivere e, proprio per questo motivo, sono sempre di più quelle che puntano al risparmio e smettono di investire sui lavoratori.

Una situazione che blocca le nuove assunzioni

Una situazione questa che, inevitabilmente, come si può ben capire, finisce col bloccare le nuove assunzioni sia dei lavoratori giovani che di tutte quelle categorie di soggetti esclusi dal mondo del lavoro che fanno sempre più fatica a reinserirsi.

Per questi e tanti altri motivi simili oggi le Istituzioni puntano al miglioramento dello stato attuale delle cose. Attraverso interventi mirati, aiuti, incentivi e sgravi, quello che da tempo ormai sta cercando di fare il Governo è incoraggiare le aziende (piccole, medie e grandi imprese) ad assumere, proprio per cercare di sbloccare una situazione ormai in stallo da anni. Non sempre però gli obiettivi prefissati sono stati raggiunti anzi, alla luce dei fatti, è opportuno dire che la strada da fare è ancora tanta e gli ostacoli da superare sempre più numerosi. E proprio in questo contesto si inserisce il Ddl Bilancio 2018 che, per quanto riguarda gli incentivi per il lavoro stabile, contiene al suo interno importanti novità.

Tra queste, prima tra tutte, merita di essere citata sicuramente l'estensione del bonus assunzioni sud pari al 100% anche agli over 35. Quello a cui si sta pensando è un potenziamento nel 2018 dello sgravio già introdotto nel 2017. L'esenzione pari al 50% della contribuzione infatti, come accennato, verrà raddoppiata (e non solo per gli under 35).

Il requisito fondamentale però resta sempre lo stesso: essere privi di un impiego regolarmente retribuito da almeno 6 mesi.

Uno sgravio del 50% per i primi tre anni ai datori di lavoro

Da tenere in considerazione inoltre, sempre all'interno del Ddl Bilancio 2018, vi è un'altra manovra, pensata per la stabilizzazione degli incentivi, destinata ai nuovi contratti a tempo indeterminato del prossimo anno.

Quest'incentivo, così come pensato, a partire da gennaio 2018 dovrebbe introdurre:

  • uno sgravio del 50% per i primi tre anni ai datori di lavoro che assumono con contratto a tutele crescenti (con un tetto annuo massimo pari a 3 mila euro);
  • l'esonero contributivo triennale per il primo anno (2018) destinato all'assunzione di under 35 ;
  • un bonus "fisso" per tutti gli inserimenti stabili che, a partire dal 2019, riguarderanno i giovani sotto i 29 anni.

I fondi da destinare al finanziamento di questi interventi, secondo l'ultima bozza della Manovra 2018, dovrebbero essere recuperati attraverso una rimodulazione dei fondi UE, tale quest'ultima da assicurare, a tutti coloro i quali assumono a tempo indeterminato giovani e/o disoccupati, gli sgravi totali introdotti.