E' una notizia incredibile, che annulla tutto ciò che si credeva fino ad ora e che dovrà essere avvalorata da ulteriori studi scientifici, ma pare che le persone che consumano caffè abbiano minor rischio di morte rispetto a chi non lo consuma. Ad affermarlo è uno studio che ha osservato più di 500.000 europei di 10 paesi diversi. Secondo la ricerca il caffè avrebbe un effetto protettivo verso il sistema cardiovascolare e digerente.

Il caffè è tra le bevande più consumate nel mondo, si contano all'incirca 2,25 miliardi di tazzine quotidiane e i medici hanno sempre invitato la popolazione a consumarlo in maniera moderata. La caffeina, si sa, è un forte stimolante e quindi deleteria per chi soffre d’insonnia, di ansia, di intestino irritabile o pressione alta. Pare però che il caffè abbia un'azione contrastante questi assiomi, dal momento che una recente ricerca, pubblicata su 'Annal of Internal Medicine' sostiene che la bevanda sia benefica per il nostro organismo.

EPIC, una ricerca colossale

Lo studio, chiamato EPIC, è stato condotto da ricercatori dell'Agenzia Internazionale per la ricerca sul Cancro, la IARC e dall’Imperial College London.

Sono stati usati come campione 521.330 cittadini europei sopra i 35 anni di 10 paesi diversi e si è notato che chi beve diversi caffè al giorno vive più a lungo dei non bevitori. Anche in passato era stato dimostrato che il caffè ha effetti diversi sull'organismo, tra cui quello di prevenire alcuni rischi cardiovascolari e patologie dell’apparato digerente, ma non si avevano dei risultati definitivi come quelli dello studio della IARC. Il problema maggiore per la ricerca è stata la varietà di preparazioni della bevanda: il caffè infatti viene fatto con metodi diversi: in Italia si usa l'espresso, metodo esportato ormai in tutto il mondo e che permette di consumare pochi centilitri di caffè alla volta, ma esiste anche il caffè americano, che è più diluito ma le sue dosi sono molto più elevate.

La concentrazione della caffeina cambia a seconda del metodo di preparazione, così come la quantità di oli naturali e gli antiossidanti, gli elementi che aiutano il nostro organismo.

I danesi sono i più grandi consumatori di caffè

La ricerca EPIC ha rilevato che la popolazione che consuma la massima quantità di caffè, 900 ml al giorno, è quella danese, mentre il minor consumo è proprio degli Italiani con 92 millilitri al giorno. Lo studio è partito circa 16 anni fa ed ha monitorato tutte le persone coinvolte, bevitori e non bevitori di caffè, registrando patologie e decessi. Circa 42.000 individui sono deceduti per diversi motivi che includono malattie circolatorie, ictus e scompenso cardiaco e la differenza tra consumatori e non consumatori di caffè è alta.

Un consumo più elevato della bevanda pare sia correlato ad un rischio minore di morte per tutte le patologie, soprattutto per malattie cardiovascolari e dell’apparato digerente, e ciò si è riscontrato in tutti i Paesi europei osservati, nonostante le diverse metodiche di preparazione. Anche con il caffè decaffeinato si sono riscontrati effetti simili: addirittura i consumatori di ogni tipologia hanno mostrato di avere un fegato più sano rispetto ai non bevitori. Ora attendiamo con ansia ulteriori studi atti a scoprire quali sono le sostanze contenute nel caffè ad avere gli effetti protettivi.