Cosa sta succedendo mentre ci si distrae? Perché a volte ci capita di pensare ad altro, mentre magari si sa di dover fare una cosa importante? Si potrebbe, in realtà, star pensando a soluzioni creative per risolvere i problemi? Oppure si pensi 'in grande', quindi a problemi esistenziali, a cosa fare nei prossimi 10 anni, alla soluzione di quel problema che si era ignorata?

Di cosa si tratta

Il Mind Wandering, è quel fenomeno molto comune per cui mentre stiamo facendo un certo compito, la mente sembra svagata e si concentra involontariamente su altre informazioni interne o esterne che non sembrano collegate al compito. E’ stato stimato che gli esseri umani trascorrono circa il 15-45% del loro tempo durante la veglia in uno stato di mind wandering.

Recentemente è stata individuata una rete che coinvolge varie aree cerebrali quando la mente è “in stato di riposo”. Questa stato viene chiamato Mind Default Networking. In realtà, il metabolismo cerebrale è molto aumentato durante questi stati, soprattutto nella corteccia cingolata posteriore, la corteccia prefrontale, la corteccia parietale posteriore e la formazione dell’ippocampo.

Quali sono le conseguenze?

Poiché il metabolismo è aumentato, si ipotizza che il cervello sia concentrato in realtà in compiti molto importanti e che in questi stati si possano compiere, in realtà, operazioni cognitive critiche. In parole povere, quando sembra di essere distratti, magari mentre si studia o mentre si legge un libro, oppure quando si ascolta musica e i pensieri corrono, si sta inconsciamente risolvendo problemi.

Quel pensiero che affligge da tempo, quel problema esistenziale, l'esercizio che non si riusciva a risolvere il giorno prima, sono tutti pensieri che corrono nella mente in modo inconscio. E spesso trovano, in questa parentesi che si prendono dal compito, una loro soluzione, totalmente inconscia, inconsapevole.

E' straordinario quello che il cervello può fare, soprattutto (chi l'avrebbe detto?) in circostanze come questa.

Cosa hanno scoperto gli esperimenti

Sono stati compiuti esperimenti in cui veniva richiesto ai soggetti di svolgere compiti cognitivi al computer. In alcuni momenti, durante il compito, veniva chiesto ai soggetti se fossero concentrati sul compito o se stessero pensando ad altro, inoltre venivano misurati gli errori nello svolgimento del compito cognitivo. Si è visto che:

  • Il Default Network è soprattutto attivo quando NON abbiamo piena consapevolezza di avere la mente non focalizzata sul compito che ci viene richiesto di eseguire.

Quindi, in sintesi, mentre si è distratti, in realtà si è molto più concentrati su compiti “difficili”, si stimola la propria creatività e si è occupati a risolvere problemi più “grandi”. Insomma, anche la distrazione è indispensabile.