E' noto che una buona durata ed una buona qualità del sonno rendono l'organismo più forte e predispongono positivamente la nostra psiche. Sembra invece che chi dorme male o troppo poco sia più incline ai pensieri negativi, tenda maggiormente a fissarsi sulle preoccupazioni e ciò porterebbe alla lunga all'insorgere di veri e propri disturbi, come la Depressione e l'ansia. Una nuova ricerca statunitense ha correlato il "cattivo sonno" con i sovracitati disturbi, senza però poter comprendere fino in fondo se la privazione di sonno sia una causa o una conseguenza di essi.
Lo staff di scienziati e psichiatri dell'Università Binghamton, con a capo i proff. Coles e Nota, ha pubblicato i risultati della ricerca sul "Giornale di Terapia comportamentale e Psichiatria sperimentale", dimostrando che dormire meno delle 8 ore canoniche porterebbe a una maggior concentrazione di pensieri negativi.
Il metodo della ricerca
Gli psichiatri e gli psicologi hanno monitorato ciclo e durata del sonno di un campione di individui che avevano ripetuti pensieri negativi, denominati "ruminazione ansiosa" dalla psicologia. Poi i soggetti esaminati sono stati sottoposti alla visione di immagini scatenanti risposte emotive e contemporaneamente sono stati registrati i loro movimenti oculari.
Si è scoperto che quando mancava il sonno o la sua qualità non era soddisfacente, i soggetti avevano difficoltà ad allontanarsi dalle informazioni negative delle immagini proposte. E' come se l'individuo che non gode di un sonno ristoratore sia più soggetto alla ruminazione ansiosa, e cioè sia maggiormente fissato sulle preoccupazioni rispetto agli altri. Gli individui con la peggior qualità del sonno hanno evidenziato pensieri negativi ossessivi, che li rendeva incapaci di estraniarsi dagli stimoli negativi proposti, mentre in una condizione di normalità l'individuo recepisce le informazioni negative ma va oltre, riesce ad ignorarle.
Pensieri negativi, ansia e depressione
La scoperta è importante perchè la psicologia afferma come i pensieri negativi ossessivi siano alla base di molti disturbi di natura psicologica.
La continua presenza di questi pensieri è strettamente legata ad ansia e depressione e lo studio per la prima volta ha dimostrato come la difficoltà di cancellarli è dovuta alla privazione di sonno. Ora la ricerca continuerà per stabilire se la scarsa qualità del sonno è la causa primaria della negatività o una sua conseguenza, ovvero se innesca un disturbo di tipo ansioso o depressivo o contribuisce a consolidare una patologia già in corso. Capirlo è fondamentale, poichè la scoperta attuale apre la strada ad un trattamento rivoluzionario che prevede un controllo e anche un' induzione del sonno regolare per individui con problemi psicologici.